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Professor Monti, per favore, non si fermi alle pensioni

12 Dicembre 2011 | di Arduino Mancini Politica, politici, politicanti

Il Sole di 24 Ore di sabato 10 dicembre 2011 ha pubblicato alcuni dei dati contenuti nella mappatura realizzata dall’Anagrafe Tributaria per valutare l’impatto della patrimoniale sul lusso contenuta in manovra.

Ho organizzato i dati riportati dal giornale in una tabella che ora porto alla vostra attenzione.

Faccio qualche osservazione:

  • il 66,4% dei contribuenti Irpef rasenta la povertà;
  • fra i contribuenti con reddito inferiore a € 20.000 troviamo 518 possessori di un aeromobile (un quarto del totale), un quarto delle auto di lusso e oltre il 40% dei natanti;
  • I beni di lusso, quali auto di grossa cilindrata, barche e aeromobili, sono concentrati nelle fasce di reddito più basse (fino a € 50.000);
  • al crescere del reddito (oltre € 50.000) diminuisce sensibilmente la presenza dei beni di lusso.

Mi pare evidente che le tasse, nel nostro paese, le pagano in pochissimi: niente di nuovo.

L’esistenza di questi numeri dice anche che colpire l’evasione si può, perché le informazioni per agire in tal senso sono disponibili: basta decidere di farlo.

Il governo Monti è stato voluto dai partiti affinché facesse il “lavoro sporco” sulle pensioni, un lavoro che nessun partito avrebbe mai fatto senza pagare dazio elettorale.

Beh, quello che mi aspetto da Professori, per definizione sganciati da logiche clientelari, è che il lavoro sporco lo completino facendo la seconda cosa elettoralmente impopolare: debellare l’evasione fiscale.

Dimostrando a tutti di essere lontani dall’unica strategia che sembra aver guidato l’azione dei governi italiani di cui ho memoria, ben sintetizzata da una battuta attribuita a Ettore Petrolini citata da Gramellini in TV:

bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.

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Commenti
Gian Luca 13 Dicembre 2011 0:00

Il problema è che il governo “tecnico” deve fare i conti con il voto parlamentare. E, a quanto pare, i parlamentari non sono disposti a votare leggi che colpiscano l’evasione: si veda l’ostracismo nei confronti di qualsiasi ipotesi di tassa patrimoniale (anche se la reintroduzione dell’ICI, ora IMU, altro non è che una tassa patrimoniale, che colpisce di più i redditi medio – bassi).
In questo Paese la lotta all’evasione non si fa. Da un lato la scusa è che le tasse sono così alte che l’evasione è conveniente, visti anche i deterrenti praticamente inesistenti. Dall’altro è anche vero che finchè non si riesce ad allargare la base imponibile l’abbassamento delle tasse sarà una chimera. In alcuni stati, come negli USA, se vieni scoperto a non pagare le tasse ti fai diversi anni di galera, ma li fai tutti. Da noi basta restituire un po’ del maltolto e sei a posto.
Detta in soldoni: se io evado 100, quando mi pescano mi basta restituire 10, 20 al massimo e sono a posto. Tenendo da conto che verificano una dichiarazione ogni 10, il gioco vale la candela.
L’altra sera (non so se è vero), dicevano in un talk show che su circa 6.000 leggi tributarie il 96% del gettito deriva da 4 o 5 di queste norme. Evidentemente le altre sono utili solamente a creare cavilli per non pagare e per ingrassare l’esercito dei commercialisti.
Quindi si va a pescare da chi non può evadere, non perchè virtuoso, ma perchè i soldi vengono prelevati alla fonte: lavoratori dipendenti e pensionati.

AM 13 Dicembre 2011 0:00

Che dire Gian Luca?
Mi hai tolto ogni illusione. Voi siete d’accordo con lui?
Ciao e presto leggerti!
Arduino

Maurizio 13 Dicembre 2011 0:00

Mah, questo è il tipico ragionamento dei lavoratori dipendenti, che pensano di stare sempre e comunque dalla parte dei buoni. I lavoratori con partita iva sono sempre il target di questi ragionamenti demagogici e privi di fondamento. Esiste un mondo molto ampio di professionisti e piccoli imprenditori che dichiarano tutto ma non riescono a pagare le imposte perchè la pressione è molto alta: un professionista che fattura 100mila euro l’anno viene comunenente definito “ricco” senza sapere che il 68% di questo reddito conquistato a fatica dovrà essere versato in imposte (tra inps, irpef, ecc.) ad uno stato che lo spreme come un limone, non investe su di lui perchè non restituisce alcun servizio e non si fida perchè lo tratta da ladro a prescindere. E’ come avere un socio di maggioranza che spende tutto, ti guarda con diffidenza e dice a tutti che dovresti vergonarti e andare in galera.

AM 13 Dicembre 2011 0:00

Ciao Maurizio,
credo che Gian Luca non avrebbe difficoltà a inserirci (anch’io, ancorché amministratore di una sas, sono di fatto una partita IVA) fra i tartassati. Trovo particolarmente mortificanti le regole che tendono a vincolare il mio comportamento perché presumibilmente truffaldino. Ma non voglio aggiungere nulla a quanto tu, molto efficacemente, hai scritto.
Grazie del commento e a presto leggerti.
Arduino

Rosario Rizzo 14 Dicembre 2011 0:00

Non vorrei essere tacciato di populismo o di altre cose ma, sono feramente convinto che se non mandi in galera (vera) la gente, è difficile fargli pagare le GIUSTE tasse (notare il termine “giuste”).
Se evadi 100 e ti beccano, fai ricorso e con bravi avvocati e commercialisti (indovina un pò chi può permettersi di pagarli?), se la cavano con un concordato e pagano solo una piccola parte di quanto dovuto e poi si fanno ancora più furbi.
Se invece li mandi in galera e li spogli di tutto quello che hanno evaso (documentato ovviamente) allora tutti quanti ci penseranno due volte prima di evadere o eludere (parlo per gli altri perchè ritengo di appartenere alla popolazione dei polli da spennare).
Troppo drastico Arduino?

Stefania 14 Dicembre 2011 0:00

Pienamente d’accordo con Maurizio, posso solo aggiungere che esistono anche evasori tra i lavoratori dipendenti, ad esempio chi ha un orario di lavoro che permette di avere un secondo lavoro o i professori che danno (costose) lezioni private, tutto in nero. Di questo non sento mai parlare, eppure è una realtà molto ben consolidata. Anche questa è evasione oppure esiste un’evasione buona e giustificata e una cattiva a prescindere? Io sono una partita IVA iscritta alla famigerata gestione separata, che svolge una professione purtroppo “maltrattata”, che paga TUTTE le tasse e dallo Stato non riceve alcun servizio in cambio (Arduino conosce bene posizioni professionali come la mia) e fatica ad arrivare a fine mese. Eppure quando sento parlare di tartassati, le uniche due categorie citate sono dipendenti e pensionati. Non è così. E sono stufa di questi soliti luoghi comuni.

AM 14 Dicembre 2011 0:00

@Rino. Per niente, in USA e altri paesi civili, succede già.
@Stefania. Felice di leggerti. Le persone che lavorano come dipendenti cominciano a capire che ci sono persone che lavorano duramente senza evadere, e che IVA non significa evasione.
Mi piacerebbe sentire il commento di altri su questo tema: il professionista è prevalentemente evasore (il che non significa che TUTTI siano evasori)?

Gian Luca 14 Dicembre 2011 0:00

E’ tutto vero quello che dici, Maurizio. Sicuramente parlo da dipendente che si vede prelevato alla fonte tutto, per cui sono un virtuoso “obtorto collo”… Come detto, il livello di tassazione è sicuramente troppo elevato. Nel tuo discorso traspare un po’ quello che diceva anche Berlusconi: questo livello di tasse giustifica l’evasione. Ma così è un cane che si morde la coda…
Quando uno fattura 100.000 euro la tassazione non è sul fatturato, ma sull’utile. O sbaglio? Io come dipendente non ho la possibilità di scaricare nulla, se non un po’ di spese mediche e poco altro. Un lavoratore autonomo può scaricare parte delle spese, ad esempio, legate alla gestione dell’auto. Un dipendente no. Non parliamo delle auto immatricolate autocarro, poi. E potremmo continuare ad oltranza. Se, giusto per citare un altro esempio eclatante, la media di reddito delle discoteche è negativa, mi chiedo come facciano a stare aperte. Gioiellieri che dichiarano in media un reddito (lordo) di 25.000 euro. E poi magari girano in mercedes… Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.
Tra l’altro chi si comporta in questo modo fa anche concorrenza sleale nei confronti di chi è onesto.
Però sono d’accordo con Rosario: l’evasione è conveniente. Punto. Il deterrente non esiste. Il motto dovrebbe essere: pagare tutti per pagare meno tutti. (Ma, forse, siamo consapevoli anche che se lo stato incassasse di più non taglierebbe le tasse, bensì aumenterebbe le spese, i clientelarismi ecc.)

gigliola 14 Dicembre 2011 0:00

Mi spiace ma anche questo è un luogo comune. Lo Stato non può essere visto come una “sanguisuga”. Lo Stato ci assicura i servizi che sono alla base della vita civilae(scuola, salute, sicurezza, ecc). Potrebbe farlo meglio, spendendo di meno e offrendo di più? Certo ma ognuno di noi cosa fa per farlo funzionare meglio? Tutti sono convinti che “la politica è una cosa sporca” (forse anche la mamma dell’attuale presidente del consiglio) e tutti abdicano al diritto/dovere di partecipare e controllare, lasciando ovviamente il campo a chi fa politica per interesse personale.
L’evasione fiscale non può essere giustificata. Si può invece chiedere che sia inserito nella manovra fiscale un parametro che consenta l’abbassamento delle aliquote fiscali in relazione al raggiungimento di alcuni (significativi) traguardi di lotta all’evasione fiscale. Un intervento strutturale che mi sembra non sia stato considerato!

    Claudia 14 Dicembre 2011 0:00

    Gigliola , perdonami ;
    Uno stato che:
    -obbliga un pensionato a vivere con la pensione che prende mio padre solo perche era contadino . .
    -mi prende la meta’ dello stipendio per erogarmi servizi ….quali servizi? ti auguro di non dovere mai fare qualche visita urgente perche ti assicuro che anche tu (come ho fatto io ) ti butterai sulle visite a pagamento..
    -mi racconta che la macchina che acquistero’ non paghera’ il bollo per 4 anni e poi due anni dopo cambia idea e mi manda una cartella esattoriale per il pagamento del bollo dal secondo anno ..
    -mi fa pagare dei bollettini Inps ancora dopo 4 anni che ho chiuso una piccola officina di carpenteria con 6 dipendenti ..
    Se vuoi continuo ma poi divento noiosa ..
    Perche vedi;
    cio’ che mi distrugge (io che sono un po’ ignorante in materia tasse) sono i piccoli inceppi che trovo nella vita di tutti i giorni …che mi fanno proprio pensare che lo stato sia esattamente una sanguisuga, fatto di persone a cui non frega niente di risolvere i nostri problemi e sono anche convinta che la colpa non sia della “politica” , ma degli “INTERESSI PERSONALI di pochi gestori dei miei soldi , che non sono certo mossi da ideali ( per me la politica e’ fatta anche di ideali di dx o sx che siano) .
    Sii paziente ti prego , sara’ pure un luogo comune,ma io ho sempre pagato quanto lo stato mi ha chiesto , mentre lo stato non mi ha sempre garantito quanto promesso . L’evasione esistera’ sicuramente fino a quando lo stato
    non sara’ in grado di prelevare equamente senza avvelenare la vita, ai poveri e ai ricchi onesti .
    Cordialmente ,
    Claudia

maria antonietta 19 Dicembre 2011 0:00

Claudia,
anche io sono molto ignorante in politica,ma sono una idealista ex dipendente ed ora imprenditrice , pienamente daccordo con Claudia che,
ha fatto un riassunto ,ma non ha specificato che le sanguisughe(politici)non hanno partecipato con un “obolo” a coprire il deficit.

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