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I 10 comandamenti della comunicazione interpersonale

25 Aprile 2012 | di Arduino Mancini Domande, Ascolto, Comunicazione (in)efficace

Post aggiornato l’8 febbraio 2022

La comunicazione interpersonale è un tema sempre più importante nella vita privata e professionale delle persone.

Per questo oggi voglio presentarti quelle che considero le ten principali regole da seguire quando vuoi comunicare efficacemente con la persona che hai di fronte.

Ma basta con le chiacchiere ed entriamo nel merito.

Ecco i miei dieci comandamenti della comunicazione interpersonale efficace ed efficiente, sinteticamente illustrati.

  1. Hai adeguata conoscenza della lingua nella quale si svolge la conversazione?
    • Se il livello di conoscenza non è tale da consentirti un minimo scambio di informazioni e di evitare pericolosi malintesi è meglio rinunciare.
    • Oppure attrezzati: meglio impiegare un interprete o chiedere aiuto a una persona in grado di aiutarti.
  2. Hai sufficiente padronanza dell’argomento di discussione?
    • Se la conversazione tocca aspetti specialistici vale un po’ quanto detto nel punto precedente.
    • Fondamentale che tu approfondisca quanto basta la conoscenza del tema in questione, anche per non essere vittima dell’ascolto impari.
  3. Non interrompere (a meno che tu non debba fronteggiare un chiacchierone)!
    • È buona norma, oltre che buona educazione, non interrompere quando qualcuno sta parlando, lasciandogli il tempo di esprimere compiutamente il suo pensiero.
    • L’interruzione può avere effetti molto negativi sulla qualità della conversazione e sul rapporto che hai con il tuo interlocutore.
    • L’unico caso in cui l’interruzione è produttiva è quando incontri il classico “chiacchierone”, una persona cioè che tende a dilungarsi su particolari irrilevanti o a parlarsi addosso.
    • In questo caso l’interruzione può essere gestita ma con tecniche precise che consentono di raggiungere il proprio scopo e non compromettere la qualità della comunicazione.
  4. Evita le parole detonatore.
    • Esistono parole che minano alla base la qualità della conversazione.
    • Non esiste un elenco esaustivo, poiché ogni settore di attività ha le sue parole detonatore; tuttavia, possiamo affermare che parole quali problema, difficoltà, criticità, a vostro carico ecc. inducono nell’interlocutore preoccupazione e ansia, che dovrai poi rimuovere per orientare la conversazione verso la soluzione che desideri.
  5. Non cominciare frasi con la negazione o con parole che creano opposizione.
    • No, non, non posso, non sono d’accordo, sì ma, sì però…
    • Cominciare una frase con una negazione genera nell’interlocutore la sensazione di trovarsi in contrapposizione con te, riducendo notevolmente la sua disponibilità all’ascolto.
    • E probabilmente, se vuoi comunicare, vuoi anche essere ascoltato.
  6. Scegli un ambiente confortevole.
    • Non credo che debba convincerti del fatto che un ambiente confortevole favorisce una comunicazione di qualità.
    • Cosa buona che tu te ne ricordi anche vuoi conversare amabilmente in uno di quei locali con musica tanto assordante da costringerti a urlare.
  7. Chiama per nome la persona con la quale stai conversando.
    • Ti piace sentir pronunciare il tuo nome?
    • Ebbene sappi che il tuo interlocutore prova lo stesso piacere: perché non usi questa opportunità per accrescere la sua motivazione e la qualità complessiva della conversazione?
  8. Valorizza la persona con la quale stai conversando.
    • Riconoscere i meriti, le competenze, il ruolo o il contributo che il tuo interlocutore può avere in una determinata situazione ha un effetto benefico sulla comunicazione, analogo a quello che abbiamo visto nel punto precedente.
    • Ovviamente è consigliabile evitare l’adulazione e la valorizzazione deve essere attentamente contestualizzata per evitare pericolosi “incidenti”.
  9. Annuncia i concetti importanti.
    • Quando stai per esprimere un concetto al quale attribuisci importanza dichiaralo prima.
    • Cominciare a frase con quello che sto per dire è molto importante, oppure credo che dovremo fare molta attenzione a questo aspetto… ha senza dubbio l’effetto di accrescere l’attenzione dell’interlocutore e la sua motivazione ad ascoltare le tue parole.
  10. Chiedi il permesso prima di formulare domande rischiose.
    • Durante la conversazione può accadere di essere nella condizione di chiedere informazioni riservate o formulare domande alle quali l’interlocutore potrebbe non voler rispondere.
    • Cominciare la frase con “posso chiederti…” accresce la disponibilità della persona a fornirti le informazioni desiderate.

È tutto, per ora.

Con questo non pretendo certo aver esaurito l’argomento: sono tuttavia convinto, anche per esperienza personale, che l’attenzione a questo decalogo di base potrà aiutarti a diminuire il rischio di veder decadere la qualità della conversazione che gestisci senza che tu abbia raggiunto i tuoi obiettivi.

Come posso provarlo?

Un modo esiste: alla prima occasione,

invece di utilizzare i dieci comandamenti concentrati nel NON applicarli.

Un esempio?

Beh, tutte le volte che il tuo interlocutore dice qualcosa che non ti garba dirglielo apertamente, magari cominciando la frase con

non sono d’accordo!

Oppure, se vedi che nonostante tutto la conversazione continua, prova a infarcire il dialogo con un secco

scusa, mi ricordi il tuo nome?

Nessun risultato?

Allora prova a chiamare la persona con il nome di un’altra: la cosa è particolarmente raccomandabile se stai parlando con una donna.

Poi, per favore, scrivimi e racconta com’è andata.

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