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Perché fare il project manager conviene.

22 Dicembre 2012 | di Arduino Mancini Il project manager? Mestiere complicato

Nel 2008 ho pubblicato una serie di 10 articoli riguardanti il project management dal titolo provocatorio “Dieci buone ragioni per non fare il project manager”.

A partire da luglio 2011, con l’apertura del profilo Facebook di tibicon, ho cominciato a riproporre articoli già pubblicati sul blog e che almeno parte dei lettori potessero avere interesse a leggere o rileggere.

E con essi il decalogo, che peraltro non ho scritto io.

Gli articoli sono stati scritti da Enrico Longo, project manager di lungo corso con il quale ho avuto la fortuna di lavorare per un paio d’anni, il quale ha disegnato uno scenario della professione non esattamente “ incoraggiante” per chi volesse intraprendere questo percorso.

Non condividevo allora, e non condivido ora, la sua visione delle cose (e che spero nel frattempo Enrico abbia trovato motivazioni tali da cambiarle radicalmente): tuttavia ho deciso di pubblicare gli articoli perché a mio avviso proprio quella vena pessimista avrebbe potuto suscitare discussioni e la dovuta attenzione verso mestiere troppo spesso trascurato o addirittura ignorato.

E la scelta ha dato buoni frutti.

Da allora il famigerato decalogo ha svolto egregiamente la sua funzione, e cioè far discutere di un mestiere che considero estremamente complesso e per il quale occorrono competenze trasversali difficilmente reperibili.

Come se ne è discusso?

Alcuni hanno interpretato il decalogo come la solita serie di articoli ironici da leggere, magari sorridere, e poi accantonare.

Altri, che frequentano tibicon e ne conoscono la vena provocatoria, mi hanno seguito nel percorso e nella discussione in rete.

In molti, come è successo in questi giorni in un gruppo di discussione su LinkedIn, hanno manifestato la loro insofferenza verso il decalogo anche attaccando personalmente sia me sia Enrico Longo: come succede fra persone abituate a discutere, le polemiche sono evaporate e hanno lasciato posto alla proposta.

Perché non scrivere stavolta un decalogo che elenchi 10 buone ragioni per fare il project manager, magari confutando le posizioni assunte da Enrico?

Ho perciò deciso che, nel 2013 , risponderò al decalogo e spiegando il mio pensiero in merito al mestiere di project manager: per incoraggiare chi è agli inizi e provare a sostenere chi questo mestiere lo fa già, ma affronta periodicamente momenti di incertezza.

Sperando anche che un po’ di specialisti dell’area risorse umane, a vario livello, passino da queste parti per condividere.

 

Se vuoi leggere subito Il contro-decalogo del project manager segui il collegamento.

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Commenti
Enrico 25 Dicembre 2012 0:00

Sono stato attaccato su LinkedIn?
Ecco perchè da qualche settimana ho un dolorino alla milza!

Buone Feste

AM 27 Dicembre 2012 0:00

Sì Enrico, la situazione adesso è tranquilla.
Sarebbe comunque interessante se ti iscrivessi: il gruppo è chiuso ma sono pronto a scommettere che non faranno storie per l’estensore dell’esecrabile decalogo.
In gruppo è questo.
http://www.linkedin.com/groups?gid=75628&trk=myg_ugrp_ovr
Auguri anche a te!

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