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Perché, noi italiani, siamo intelligenti?

13 Aprile 2013 | di Arduino Mancini Capitale intellettuale, Proprietà Intellettuale

Stamattina mi capita tra le mani un passo di Natalia Ginzburg.

Sentite cosa dice di noi italiani.

L’Italia è un Paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. È un paese dove tutto funziona male, dove regna il disordine, il cinismo, l’incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l’intelligenza come un vivido sangue.

Tuttavia?

E se fossimo stati costretti a sviluppare l’intelligenza necessaria a sopravvivere?

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Commenti
giovanna 15 Aprile 2013 0:00

La classifica degli uomini più intelligenti del mondo “The world genius directory” mette al primo posto un greco e bisogna scorrerla fino al diciottesimo posto per trovare un italiano. Questo non contraddice quanto asserito dalla Ginzburg? Direi piuttosto che la vera peculiarità di ogni italiano è quella di considerarsi l’unico furbo in un mondo di fessi e il vivido sangue che si respira per strada? Sarà solo presunzione? Si sente odore di intelligenza ma non sarà forse un surrogato? D’altro canto con il dado ai funghi si riesce ad ottenere un risotto mangiabile che odora persino di funghi. Ma per favore… non chiamiamolo risotto ai funghi!
Saluti
Giovanna

    maurizio 26 Luglio 2014 0:00

    se abbiamo le maggiori opere d’arti al mondo ,credo che propio stupidi non siamo, magari vogliamo fare i furbi che a me da fastidio, ma non buttiamoci giù!!!!!

AM 15 Aprile 2013 0:00

Sapevo che avrei innescato un dibattito Interessante.
Grazie Giovanna, e a presto leggerti!

Ilaria 15 Aprile 2013 0:00

Concordo con Giovanna. Sono italiana e mi dispiace dirlo ma io a giro respiro aria di furbizia e non di intelligenza. Secondo me due cose ben diverse, la prima ha fine a se stessa, al seconda pensa al futuro.

AM 16 Aprile 2013 0:00

@Ilaria. Concordo con il distinguere fra furbizia e intelligenza. Ci lavoro un po’ su e poi scrivo un post.
@Giovanna e @Ilaria. Neanche a me piace il risotto fatto con le polverine. Ma non è che guardiamo più ai furbi (che obiettivamente ci fanno inntervosire) che alle persone di valore?

Ilaria 16 Aprile 2013 0:00

Personalmente credo di no, però ci farò caso perchè è più facile notare ciò che non va rispetto a ciò che va.

Tiziana 16 Aprile 2013 0:00

Anch’io concordo con voi, e sono in disaccordo con la Ginzburg.
Nelle nostre strade vedo ogni giorno un sacco di gente con facce stanche e sfiduciate e non respiro affatto intelligenza, ma solo i miasmi della combustione prodotta dalle macchine. E che gli italiani usano per la maggior parte la loro intelligenza per trovare tutti i modi di essere i più furbi e gabbare il prossimo, d’altronde è cosa arcinota e risaputa a tutti, non è per questo che siamo famosi in tutto il mondo???

p.s. per Arduino naturalmente ci sono in giro anche un sacco di persone di valore e personalmente quando ne incontro riconosco la fortuna che mi è capitata!!!

giovanna 17 Aprile 2013 0:00

Ma perchè non prevalgono tutte queste persone di valore? Cosa stanno facendo? Assistono inermi a tanto sfacelo? Voglio sperare che non sia così. Non voglio offendere la loro intelligenza! Mi auguro piuttosto (io che sono piccola piccola e non appartengo a nessuna delle due categorie) che al momento, stiano resistendo ai furbi… con pazienza. I furbi, d’altro canto, sono i primi a riconoscere le persone di valore e per rimanere loro a galla devono attivarsi con ogni mezzo per annichilirle. Staranno, i valorosi, attivando uno degli stratagemmi così cari ad Arduino? Staranno attendendo riposati l’avversario affaticato?

AM 19 Aprile 2013 0:00

Scusate se rispondo ora ma ho avuto una durissima settimana per il webinar.
Capisco lo scoramento, eppure c’è un tessuto che sta facendo oggi sentire la sua voce. Se guardate ad esempio all’elezione del presidente della Repubblica vi rendete conto che i franchi tiratori sono diventati tiratori franchi, che dicono prima che non hanno intenzione di obbedire a ordini di partito che ritengono insensati.
Un cambiamento epocale.
E poi ci sono persone che ogni giorno fanno il proprio lavoro, che pagano le tasse, che non si fanno corrompere, che rispettano le persone, che dicono no quando possono ottenere un vantaggio personale, che danno qualcosa di sé senza chiedere. Persone di valore? Intelligenti?
Persone che spesso non hanno nessuna voglia di apparire, al contrariamente di molti furbi.
Grazie a voi per i commenti e a presto leggervi.
Arduino

Eduardo 7 Maggio 2014 0:00

Secondo il mio modestissimo parere, in quanto sono solo un povero ambulante (che però paga le tasse perchè non vuole fare i “servizi sociali”. L’ italiano , vuoi o non vuoi è da sempre un popolo sottomesso, qual’ ora popolo lo fosse mai stato, insomma la priorità era ed è quella di cercare di rubare, a chi in quel momento ti governa, il più possibile, dal momento che loro con te facevano e fanno anche di peggio. Quindi la furbizia si può riassumere come una specie di adattamento per evitare l’ estinzione in un ambiente malsano e corrotto, Darwin, d’altronde disse o ti adatti o muori, Secondo me può essere considerata anche una forma d’intelligenza, visto che ha a che fare con la sopravvivenza stessa, anzi visto gli eventi, chiaramente solo per vantaggi puramente personali o di casta, risulta essere estremamente efficace, perciò non la disprezzerei tanto, sopratutto se la si volesse combattere.

    AM 13 Maggio 2014 0:00

    Quella che descrivi è attitudine alla sopravvivenza.
    Sbaglio Eduardo?
    Grazie del commento e a presto leggerti.
    Arduino

Eduardo 13 Maggio 2014 0:00

Grazie a te, si dato l’ ambiente in cui si vive… se fossimo su un eremo buddista svilupperemmo certamente attitudini differenti 🙂

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