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Manager o supervisor?

5 Settembre 2013 | di Arduino Mancini Management e Smanagement

manager supevisor 480

Questo il dilemma che si trovano a sciogliere molte organizzazioni quando affidano a un dipendente posizioni che prevedono la responsabilità di gestione di persone.

Esiste una differenza chiara fra i due ruoli?

Ho chiesto aiuto a Google ma le risposte che ho trovato non mi hanno condotto a una distinzione chiara e, soprattutto, generale.

Aggiungo che nella mia ormai non più breve esperienza professionale ho incontrato supervisori con responsabilità enormi e manager che ormai non gestivano più niente ma che conservavano il titolo grazie a responsabilità passate (insomma, togliere la targhetta “pareva brutto”).

Tuttavia, quando mi sono trovato a lavorare sullo sviluppo organizzativo ho constatato che i criteri che facevano sempre sentire il Cliente a proprio agio nel distinguere fra i ruoli era tre:

  • il livello di esperienza nella gestione di persone, magari considerato unitamente all’età dell’interessato;
  • il numero di persone gestito;
  • la qualifica di dirigente.

Insomma, il giorno in cui ti affideranno un ruolo di gestione contraddistinto dalla parola “supervisor” la dirigenza te la puoi scordare…

Hai esperienza diverse in merito?

 

 

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Commenti
Claudio 5 Settembre 2013 0:00

Arduino secondo me hai dimenticato la terza scelta: il ruolo fumoso del coordinatore: quando il capo ti presenta ai tuoi collaboratori/sottoposto come uno che dovrebbe <> per citare le sue parole, senza però dichiarare apertamente quale autorità che questa persona dovrebbe avere.

Fortunatamente non è successo a me ma ad un collega che, pur avendo la responsabilità della manutenzione di tutti gli stabilimenti dell’area nord italia era stato presentato ai manutentori della sede centrale (che fino a prima lavoravano in autonomia) con le parole che ho citato. Con gli inevitabili problemi di insubordinazione che sono seguiti.

AM 6 Settembre 2013 0:00

Ciao Claudio,
conosco il tema e credo di aver rimosso la vicenda del coordinatore per ragioni che questo post renderà comprensibili: https://www.tibicon.net/2013/02/quando-la-difesa-del-potere-dilaga-nel-ridicolo.html
Grazie e a presto leggerti!
Arduino

Emmanuele La Tanza 8 Settembre 2013 0:00

Per le esperienze avute, la domanda è: “Prescindendo dal Titolo, quando uno sente di esercitare un ruolo di Manager o Dirigente d’Azienda senza sotto specificazioni?”. A mio parere, la risposta é:
Quando ha una delega notarile dall’AD per gestire almeno 3 cose:
1) Risorse umane, meglio se qualificate, incluso promozioni;
2) Patrimonio, meglio se immateriale: Know How/Progetti;
3) Soldi, meglio se per Sviluppo Progetti e non spese ordinarie.
Il resto è fumo per non togliere il titolo a chi hai tolto poteri o per dare il titolo e achi non vuoi dare poteri come spesso accade nel settore pubblico!
Scusate 3 “Refusi”

bruno 29 Dicembre 2019 0:48

Sono un quadro direttivo, responsabile di una piccola ma super specializzata filiale (Customs Branch Office), ricopro il ruolo di procuratore speciale con atto notarile notificato alla repubblica Italia di una grossa multinazionale di spedizioni internazionali, benefit quali auto aziendale al 100% telefoni etc ma il titolo è quello di Customs Dpt Supervisor. Morale mi accorgo che colleghi che hanno il titolo di Office branch manager di altre filiali, benchè non siano procuratori, non abbaiano specializzazioni cosi’ specifiche hanno un “peso” maggiore nei rapporti con i clienti ed anche con i collaboratori. e’ brutto dirlo ma la parola Manager ti apre porte spesso piu’ di esperienza e responsabilita’. Questa almeno e’ la mia esperienza personale

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