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La prima responsabilità di un capo?

15 Maggio 2014 | di Arduino Mancini (S)management delle Risorse Umane

Un capo che fa

Non ti convince?

Allora dimmi: come può un capo pensare di fare fronte alle responsabilità che gli sono state affidate senza avvalersi di conoscenze e competenze delle quali i collaboratori sono portatori?

Se vuoi approfondire il tema puoi fare clic qui.

PS: mi raccomando, fammi sapere…

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Commenti
Manuel 19 Maggio 2014 0:00

Salve Arduino, diciamo che ho visto molti capi continuare a fare lo stesso lavoro che facevano prima di divenire tali, togliendo il lavoro ai loro subalterni. Altri invece pasano da una riunione all’altra solo per ragioni politiche (giusto per farsi vedere) e poi corrono in ufficio sbraitando che si è in ritardo con questo e quello…
Insomma si parla tanto di leadership, ma ne vedo poca (anche in un contesto interenazionale in cui sono ora).

un caro saluto

AM 20 Maggio 2014 0:00

Fare il capo è cosa complicata caro Manuel, e tanti pensano che basti un biglietto da visita per diventarlo.
Purtroppo abbiamo tanta strada da percorrere.
Grazie per il commento e a presto leggerti.
Arduino

Stefano Marchetto 18 Agosto 2015 0:00

Ciao,
io non sono mai stato un responsabile, un capo o un dirigente…ho sempre visto le cose dal punto di vista del dipendente.
Ho avuto la possibilità di osservare lo stile di “essere capo” o meglio “leader” nei vari paesi in giro per il mondo in cui sono stato per lavoro.
Sono d’accordo che fare il capo non sia una cosa semplice, anzi e la sua difficoltà varia, secondo il mio punto di vista, dalle persone che collaborano con noi, l’ambiente in cui lavoriamo, l’organizzazione e la dirigenza che abbiamo alle spalle e come ci permette/obbliga ad eseguire le nostre mansioni, il ruolo.
Penso che per un capo per avere una buona reputazione sia necessario non rinunciare mai ad un po’ di umanità in ogni contesto, ad aiutare a migliorare le prestazioni dei collaboratori, lavorando sulla motivazione e la delega appropriate per creare qual clima di squadra che deve coinvolgere tutti.

AM 24 Agosto 2015 0:00

Grazie del commensto Stefano, che non posso che condividere.
A presto leggerti, Arduino

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