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Quando il rinnovamento passa da Ciriaco De Mita

3 Luglio 2014 | di Arduino Mancini Politica, politici, politicanti - Ritirarsi con (in)successo

ciriaco

Quando nel 2009 Ciriaco De Mita è stato eletto al parlamento europeo sono stato piuttosto critico.

Poi, poco più di un mese fa, è stato eletto a 86 anni Sindaco di Nusco, suo paese natale, ho capito che forse era venuto il momento di rivedere il mio atteggiamento.

Ti spiego perché.

Voci di corridoio davano De Mita nuovamente candidato al parlamento europeo, istituzione che appare indebolita anche dalla mancata rielezione di Iva Zanicchi e Clemente Mastella; poi è arrivata la elezione a Sindaco e la dichiarazione di suo nipote, l’Onorevole Giuseppe De Mita (vice segretario UDC), che ha detto testualmente:

(…) la vittoria di Ciriaco De Mita, nuovo sindaco di Nusco, non è un’operazione nostalgia o un tributo al passato. (…) Anzi, questa è un’operazione avanguardista, perché è partita con l’obiettivo di recuperare il valore della comunità come punto di riferimento di un nuovo scenario politico, avendo a cuore i problemi di una terra come l’Irpinia. Non è il perimetro del campanile, ma un modello sperimentale. (…) Ringrazio i nuscani perché hanno compreso che si tratta di un investimento sul futuro.

I nostalgici della DC apprezzeranno il linguaggio, nel quale avranno riconosciuto il tratto caratteristico della prima repubblica.

Allora, di fronte a una dichiarazione tanto convinta, ho provato a raccogliere qualche informazione confidenziale e ho scoperto che Ciriaco De Mita aveva ormai deciso di ritirarsi ma è stato oggetto di forti pressioni: a livello europeo, dove contavano sulla sua presenza per rilanciare un’idea di Europa che ha evidentemente il fiato corto, e dai suoi concittadini, che vedevano il lui l’unico persona in grado di guidare la citata operazione avanguardista.

Quindi non si tratta, come ho scritto 5 anni fa, di un leader che non riesce a ritirarsi, ma di una persona della quale non riusciamo a fare a meno: proprio per la sua capacità di generare rinnovamento.

A questo punto le mie scuse sono doverose.

Non credi?

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Commenti
Christian 14 Luglio 2014 0:00

siamo forti in archeologia!

Anna Maria 15 Luglio 2014 0:00

Penso che l’Italia si distingua per la palma d’oro in gerontocrazia!
E poi si gridano slogan del tipo “Largo ai giovani”.
Ma quando? Dove?

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