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Il mondo andrà avanti, anche quando non sarai più in sella!

11 Marzo 2015 | di Arduino Mancini Pensiero del mattino - Ritirarsi con (in)successo

consolarsi
Stamattina ho deciso di proporti questo passo di Madame de Staël, tratto dal romanzo Corinne.

Le idee nuove spiacciono alle persone d’età; ai vecchi piace credere che il mondo non ha fatto altro che perdere, in luogo d’acquistare, da quando loro hanno cessato di essere giovani.

Un pensiero che può adattarsi a persone e circostanze diverse.

A me evoca un atteggiamento, piuttosto fastidioso, che vedo ripetersi con frequenza fra coloro i quali si sono ritirati dopo aver occupato una posizione di potere; specie nelle imprese.

Costoro, faticano ad accettare il fatto che il mondo andrà avanti anche senza di loro; e non è detto che sarà peggiore.

Non credi?

PS: non credere che io ne sia stato immune…

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Commenti
Cesare 11 Marzo 2015 0:00

Diceva Clemenceau: “Les cimetières sont pleins de gens irremplacables, qui ont tous été remplacés” (“I cimiteri sono pieni di persone insostituibili, che sono tutte state sostituite”).
E questo vale soprattutto sul lavoro, quando uno se ne va è come se avesse lasciato orme sulla spiaggia, in breve l’acqua e la sabbia le cancellano. Le competenze si sostituiscono, le persone, tranne rari casi, si dimenticano: i colleghi del resto sono tali, di rado sono anche amici.
Arrivano nuove persone, che soprattutto se più brave o più giovani (non necessariamente le due cose coincidono), troveranno un altro modo di fare le cose.
Dispiace, certo, se in quell’azienda hai trascorso un pezzo di vita, ma è giusto così, le persone si affezionano alle aziende ma le aziende non possono e non devono affezionarsi alle persone.

Francesca 18 Marzo 2015 0:00

E ti dirò di più: Dio ci guardi dagli insostituibili (o, meglio, presunti tali!). Quando per raggiunti limiti di età i “miti” sono costretti ad andare via… ecco che scoppiano alibi a mai finire:… non si può più fare,manca un punto di riferimento, non si capisce più niente, il nuovo ha cambiato tutto: datemi il tempo… ecc. Molto “puntuale” e anche divertente la citazione di Clemanceau ricordata da Cesare!

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