t post

Sei omosessuale? Ti perdono, ma solo se hai una mente brillante!

4 Marzo 2015 | di Arduino Mancini Diversità

Coraggio Elisabetta
Cosa rende, di fronte alla legge, un omosessuale diverso dall’altro?


Leggiamo insieme questo caso che ci aiuterà a capire quanto sia difficile combattere la discriminazione.

In Gran Bretagna l’aver contribuito in modo sostanziale alla vittoria della seconda guerra mondiale può valere una riabilitazione postuma dal reato di omosessualità. È il caso di Alan Turing, il matematico e crittoanalista inglese che ebbe il merito di aiutare a sconfiggere la Germania costruendo una macchina capace di decifrare i codici che i nazisti impiegavano nel comunicare le operazioni militari.

La sua storia è narrata nel film The Imitation game del quale puoi trovare qui la scheda e le scene che ho selezionato da YouTube.

Turing, omosessuale, era stato condannato alla castrazione chimica attraverso l’assunzione di ormoni femminili; morì nel 1954, a soli 41 anni, per avvelenamento da cianuro: l’ipotesi del suicidio, accreditata dalla autorità, non è mai stata provata.

In Gran Bretagna l’omosessualità fu depenalizzata solo nel 1967 ma non accadde ciò che sarebbe stato lecito attendersi da un paese che ha da sempre nella democrazia e nella libertà i suoi vessilli: cioé la riabilitazione delle 50.000 persone condannate a causa della legge sull’omofobia.

Il 24 dicembre del 2013 la Regina Elisabetta II concesse la “grazia reale postuma” su proposta del Ministro della Giustizia Chris Grayling; questi aveva motivato la richiesta definendo Alan Turing «un uomo eccezionale, con una mente brillante».

Insomma, se sei un omosessuale e hai una mente brillante ti perdoniamo, altrimenti no.

Oggi l’attore britannico Benedict Cumberbatch, candidato all’Oscar per l’interpretazione di Alan Turing nel film, è tra i firmatari di una lettera aperta alla famiglia reale per chiedere che, come per l’eminente matematico, sia concessa la grazia ad oltre 50.000 persone condannate per omosessualità: di queste ben 15.000 sono ancora in vita.

La richiesta di grazia, in questo caso, è stata indirizzata a William, erede al trono, e a sua moglie Kate: troppo pensare che la Regina possa comprendere gli errori del passato?

Ciò che mi domando è:

  • perché persone alle quali una legge dissennata ha rovinato la vita debbono chiedere la grazia?
  • non dovrebbe essere lo Stato a scusarsi e, ove necessario, risarcire?

Tu cosa ne pensi?

(No Ratings Yet)
Loading...
Commenti
Renato 10 Marzo 2015 0:00

Se sei ricco e famoso i puri principi della morale vengono annullati, avviene una sorta di venerazione del personaggio, altrimenti non sei nessuno ed i diritti vengono calpestati. E’ la distorsione della nostra società che è fondata sul soldo

Lascia ora il tuo commento (* obbligatorio)

Nome *
E-mail *
Sito Web
Commento *