Bella domanda, vero? Bene, oggi proviamo a dare qualche risposta.
Il fatto che l’aspetto esteriore abbia un’influenza sia sul tipo di lavoro che scegliamo sia sulla retribuzione che andiamo a percepire è intuitivamente evidente, ma non sono molte le ricerche che si soffermano su questo aspetto per fornirci dati quantitativi; inoltre, i dati sono spesso relativi a una singola nazione e quindi non sempre confrontabili.
In Capitale erotico, il libro del quale ho recentemente presentato la recensione, è presente un intero capitolo sul tema e oggi ti presenterò alcuni risultati.
Cominciamo subito con il dire che il bell’aspetto e la statura rappresentano sempre un premio per i maschi, mentre la bellezza può arrivare a rappresentare una penalizzazione per le donne, almeno nel mondo anglosassone, cui fanno prevalentemente riferimento i dati di cui mi accingo a parlarti ; inoltre, se nell’intrattenimento a contare molto sono avvenenza e richiamo sessuale, nel mercato del lavoro ordinario richiami palesi agli stessi fattori possono risultare dannosi, soprattutto per le donne.
Ma vediamo alcuni punti:
Le ricerche presentate nel libro permettono di affermare che le persone più attraenti sono facilitate nelle interazioni sociali, risultano più persuasive e hanno più successo sia nella vita pubblica sia nella vita privata: bellezza, intelligenza, personalità, qualità sociali e conoscenza sono determinanti ai fini del reddito perché aiutano a costruire la fiducia in sé e aumentano l’attesa di prestazioni migliori.
Tuttavia, nonostante le donne siano in maggior misura degli uomini in possesso di quel capitale erotico (secondo l’autrice formato da bellezza, richiamo sessuale, capacità di interazione sociale, vitalità, abbigliamento, sessualità e fertilità) che sembra essere determinante per raggiungere la desiderata dimensione sociale e professionale, le donne sembrano essere meno favorite degli uomini o addirittura penalizzate.
Per quale ragione, secondo te?
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