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Amore, amicizia e... smartphone!

23 Giugno 2016 | di Arduino Mancini Smartphone, ti adoro

amore e smartphone

Capita solo a me di vedere sempre più spesso situazioni del genere?

Persone che si incontrano e che, invece di conversare, si intrattengono con “amici” sui social network, rispondono a e-mail o semplicemente giocano.

La domanda che ti faccio è la seguente:

visto l’interesse che i due prestano al loro dispositivo mobile, non avrebbe giovato al loro rapporto semplicemente comunicare attraverso di esso, senza necessariamente incontrarsi?

Cosa ne pensi?

 

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Commenti
Fiorella Patanè 28 Giugno 2016 0:00

Ciao Arduino! tutto bene?
Sì siamo spesso messi così, come nella vignetta, tuttavia devo dire che altrettanto frequentemente mi capita vedere che navigare o avere a che fare con qualche dispositivo è comunque argomento di condivisione e di conversazione, di argomenti nuovi, utili o futili.
Tipo “hai letto che…” “hai visto il post di..” “si può fare anche on line subito, dai prenotiamo?” “Facciamo la spesa on line?” Ecc ecc Insomma sinceramente penso che se hai un carattere volto alla condivisione anche il dispositivo – ormai allungamento del nostro corpo – sia un buon metodo per parlarsi.
Chi non vuol comunicare, non lo fa, cellulare o meno!
Un caro saluto!

Cesare 3 Luglio 2016 0:00

Credo che questo sia l’effetto che fa alla nostra età, perché lo ediamo come un “togliere” qualcos al rapporto personale:
Però poi guardo mia figlia, sedici anni, una vita sociale intensissima, sempre fuori, tanti amici,e lo smartphone sempre acceso… e ho il sospetto che questi nativi digitali, che già sono nultitasking (studia con il telefono vicino, a volte la tv accesa, e prende nove) siano in grado di usare i social media come un’estensione, non un’alternativa.
Forse siamo noi che non cogliamo in pieno la portata del cambviamento e lo misuriamo con standard e preconcetti ormai obsoleti.

Tiziana 5 Luglio 2016 0:00

Multitasking o no io ritengo che sia indice di grande maleducazione prestare più attenzione a un dispositivo mobile piuttosto che ad un interlocutore.
Quando si è in compagnia di qualcuno bisognerebbe usare con parsimonia qualunque oggetto ci distragga l’attenzione….è veramente brutto vedere scene come quella rappresentata dalla vignetta dove le persone hanno meno importanza di un oggetto.
Rispondere al telefono può essere lecito se è una telefonata breve, ma mettersi addirittura a giocare in presenza di qualcuno è pura maleducazione…scusate se sono “antiquata”

AM 8 Luglio 2016 0:00

Tre interventi “tosti” in risposta al mio post, benissimo.
@Fiorella.
Effettivamente individuare nel dispositivo mobile un mezzo per introdurre argomenti di conversazione è un aspetto sul quale non avevo pensato. Ci penserò, grazie.
@Cesare.
Nessun dubbio che il dispositivo mobile sia un’estensione. Tuttavia, faremo bene a non illuderci sul fatto che la nuova generazione sia multitarking, perché tonnellate di studi dimostrano che non lo siamo affatto, e neanche i computer lo sono. Nel mio lavoro sono testimone di perdite di efficacia ed efficienza evidentissime, persone ansiose che non riescono a guardare in faccia chi hanno di fronte per verificare se qualcuno li ha chiamati o ha bisogno del loro insostituibile contributo. Condivido con te che dobbiamo guardare queste situazioni con maggiore disponibilità alla comprensione, senza tuttavia rinunciare a vedere ciò che è: un contributo alla perdita di efficacia ed efficienza indotta dal continuo “scollegamento” e ricollegamento”. Ed è comunque divertente non essere d’accordo con te, non trovi :-)?
@Tiziana.
Credo che prestare totale attenzione alla persone che abbiamo di fronte sia un aspetto fondamentale sia del rispetto che dobbiamo alle persone sia dell’efficacia nella comunicazione: Aspetti che non credo Fiorella e Cesare mettano in dubbio.
Crezie per essere qui.
A presto leggervi,
Arduino

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