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Ecco una domanda piuttosto complicata

Perché ci arrabbiamo con tanta frequenza?

27 Ottobre 2017 | di Arduino Mancini Costruisci la tua resilienza

Ti sei chiesto per quale ragione la collera sembra occupare un posto sempre più importante fra le emozioni che viviamo ogni giorno?

E perché facciamo tanta fatica a governarla?

Leggiamo insieme questo breve brano.

Chi si impegna affannosamente in molti affari non ha mai una giornata tanto fortunata che non gli venga, o da un uomo o da un fatto, un’offesa che dispone l’animo all’ira.

Chi va di fretta in città attraverso luoghi affollato deve urtare molte persone ed è inevitabile che qui scivoli, là si trovo in impaccio, più oltre sia inzaccherato di mota; così in questa vita affrontata senza ordine e senza meta, capitano molto ostacoli e molte ragioni di lamento: chi ha ingannato la nostra aspettativa, chi l’ha differita, chi l’ha troncata; i nostri programmi non sono andati secondo le nostre previsioni.

Con nessuno la sorte è tanto benevola da arridere sempre alle sue molte iniziative: ne deriva pertanto che colui al quale alcuni affari sono andati diversamente da come aveva previsto si mostri intollerante con gli uomini e con le cose, e per i più futili motivi si adiri ora con una persona, ora con un affare, ora con un luogo, ora con la sorte, ora con se stesso.

Secondo l’autore, le ragioni del ruolo pervasivo dell’ira sono da ricercarsi nel fatto che, in una vita dominata dalla fretta, cresce la probabilità che le cose non vadano nel senso desiderato: e che la nostra reazione alle contrarietà sia di collerica intolleranza.

Insomma, la scarsità della risorsa tempo sembra essere determinante nel deterioramento della qualità della vita che molti di noi percepiscono.

Tu cosa ne pensi?

PS: Il brano è tratto dal libro L’ira di Lucio Anneo Seneca, e risale a circa venti secoli fa.
Come pensi il filosofo romano commenterebbe oggi la qualità della nostra vita? Si insomma di uno che assomiglia al tizio raffigurato in questo disegno…

Delega 480

 

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Commenti
Stefano Marchetto 22 Novembre 2017 0:00

Ciao Arduino,
bella interpretazione!
io penso che l’ira che si manifesta a molte persone ogni giorno e per molti motivi faccia parte delle naturali emozioni dell’uomo, ed è proprio per questo motivo che quando ci sentiamo oppressi ed appesantiti allora il nostro Io, il nostro inconscio, ci invia dei segnali per aiutarci a liberare la troppa energia inutile che abbiamo immagazzinato e per farci capire qual è il reale senso della nostra natura e come realmente dovremmo affrontare le tante situazioni di ogni giorno.
Dovremmo imparare a prendere le situazioni e le cose da fare mantenendo in salute il collegamento tra mente e pancia, evitando così di manifestarci in Ira, ma meglio un buon respiro ed andare avanti in modo positivo.
Cosa ne pensi?
Grazie
Stefano

AM 5 Dicembre 2017 0:00

Penso che concordo.
Contare almeno fino a 5 aiuterebbe molto.
Grazie e a presto leggerti,
Arduino

Ada Cannaviello 24 Luglio 2019 16:14

Secondo me le persone si sentono impossibilitate a cambiare la loro vita, si sentono ridotte all’angolo, senza più chances. Questa percezione di impotenza, reale o meno, porta a una disperazione che si manifesta come ira.

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