Un manualetto sulla comunicazione che "tiene" da 2000 anni...

Marco Tullio Cicerone - a cura di P. Marisch - Oscar Mondadori - 2007 - 89 pagg

L'arte di comunicare

3 Gennaio 2011 | di Arduino Mancini Cicerone - Comunicare efficacemente

Quella attuale è senza dubbio la società della comunicazione, ma gli odierni corsi universitari non aggiungono molto di nuovo a quanto ben conoscevano gli oratori antichi, che con lo studio dell’eloquenza avevano elevato la comunicazione a vera e propria arte.

Principe degli oratori latini era Cicerone, che nelle sue opere ha lasciato veri trattati di comunicazione, ricchi e organici.

Raccogliendo brani di diversi scritti, questo agile volume offre una serie di consigli molto pratici e delinea un ritratto del perfetto comunicatore valido ancora oggi, dopo oltre duemila anni e incommensurabili mutamenti sociali e culturali.

La comunicazione è una scienza?

Parrebbe di sì, a ben considerare il peso che gli insegnamenti contenenti questo termine hanno nell’università italiana, dove proliferano i corsi di laurea in Scienze della comunicazione e in Comunicazione interculturale.

Per comunicare ci si avvale di regole, ci si basa su sistemi di riferimento comuni e su codici condivisi o, per lo meno, compatibili. Per spiegare il proprio pensiero è necessario organizzare chiaramente il discorso, concentrare l’attenzione dell’ascoltatore sui nodi problematici, suscitare sentimenti ed emozioni.

Per tutti questi aspetti gli scritti dei greci e dei romani ancora oggi possono costituire un efficace punto di partenza per chiunque si occupi di dinamiche comunicative; tra gli scrittori antichi, un posto di primo piano spetta a Cicerone, la cui produzione retorica è presentata in modo curioso da questo libretto di Paolo Marsich.

Il curatore dedica la sua introduzione a Cicerone come esempio di comunicatore, illustrandone sostanzialmente l’attività di oratore. Dopo un breve profilo biografico, Marsich raccoglie in sei sezioni (L’arte di comunicare, Invenzione, Disposizione, Elocuzione, Esercitazione e memoria, Declamazione) vari passi tratti dal Brutus, dal De oratore, dal De invenzione e dall’Orator, che vengono da lui tradotti e ordinati fino a creare un “trattato ciceroniano della comunicazione”, in realtà mai scritto dall’autore antico.

Il limite più evidente del piacevole volumetto sta proprio nel fatto di non segnalare la provenienza dei passi, suscitando così nel lettore addetto ai lavori una sensazione di fastidio e rischiando di instillare in chi non conosca la produzione ciceroniana la convinzione che l’homo novus di Arpino abbia voluto creare un manuale aggiornato per comunicatori del terzo millennio.

In conclusione, a parte qualche dubbia scelta nelle traduzioni, si tratta di un volumetto di facile lettura, ma che forse avrebbe raggiunto ugualmente i suoi obiettivi senza rinunciare alla precisione letteraria e storiografica. Andrea Balbo

Apprendere o affinare le tecniche di comunicazione è sempre più importante, nella vita professionale e in quella privata.

Per chi intendesse approfondire il tema, la buona notizia è che un classico come Cicerone mantiene,intatta,la sua attualità.

Questo libretto, “L’arte di comunicare” appunto, ha tutte le qualità per conquistare i lettori: è breve, agile, scandito in capitoli ben definiti, in una parola «leggibile».

E di livello decisamente più elevato di quello di tanti manuali contemporanei.

L’approccio di Cicerone al tema della comunicazione è quello di una persona fedele a una propria etica irrinunciabile,fondata sugli stessi valori che fondano lo stato libero.

Egli si ferma su concetti e caratteristiche che fanno di un oratore un comunicatore efficace. E allora è fondamentale che un buon oratore abbia ampie conoscenze in diverse discipline, perché il suo parlare non sia meccanica ripetizione di concetti raffazzonati in fretta e senza basi.

Inoltre, l’oratore deve saper argomentare e sostenere le proprie tesi, utilizzando chiarezza espressiva e termini vicini a chi ascolta: tutto questo con l’obiettivo di rendere agevole la percezione del messaggio che si intende trasferire.

Insomma, Cicerone può trasformarsi in un compagno di vacanze utile e piacevole.

 

INDICE

Introduzione
Nota biografica

L’arte di comunicare

La forza della parola
Requisiti dell’oratore
Complessità dell’arte oratoria
Necessità di vaste conoscenze
Per parlare di un argomento bisogna conoscerlo
Che cosa si intende per oratore
L’oratore è simile al poeta
Differenza tra l’eloquenza e le altre arti
Quali temi competono a un oratore
Comunicare e ragionare
Le basi del ragionamento
Alcuni principi logici
Il buon senso
Le cinque parti dell’arte oratoria

Invenzione

La parola “oratore”
La scelta degli argomenti
I requisiti dell’ “invenzione”
Avvalersi di un repertorio
Utilità di alcune argomentazioni generali
I “luoghi comuni”
Come sostenere la propria tesi
Il giudice è l’uditorio
Come accattivarsi il sostegno dell’uditorio
Parlare in favore o contro qualcuno
Il sentimento dell’invidia
Il genere dell’elogio
Quando si può lodare qualcuno
Conoscenza di vizi e virtù
Il ricorso alla comicità
Quando suscitare il riso
L’oratore non è il filosofo
Competenza specifica dell’oratore

Disposizione

La bellezza del discorso
Forma e contenuto sono inseparabili
L’ordine degli argomenti
Come iniziare il discorso
Importanza della narrazione
Le regole sono opinabili
Il discorso di contenuto storico
Parlare a una folla
Meglio la cultura che la facilità di parola
L’incompetenza si rivela facilmente
Una vasta cultura comporta una buona espressione

Elocuzione

La chiarezza espressiva
Quale stile adottare
Come impreziosire un discorso
Evitare gli eccessi
La scelta delle parole
Arcaismi e neologismi
Le metafore
Il fascino delle metafore
Le metafore vanno usate con cautela
Altre figure retoriche
Le figure di pensiero
Altre tecniche generali
Uso della retorica
Il legame tra le parole
Utilità e bellezza spesso coincidono
Bisogna variare lo stile
Il valore dei classici

Esercitazione e memoria

Le doti naturali
Il perfetto oratore è una figura eccezionale
Importanza dell’impegno
Quando imitare dei modelli
Come avvalersi di altri autori
L’utilità dei precetti
L’esercizio della scrittura
Come esercitarsi a parlare
Mettersi alla prova
Importanza della memoria
La memoria è un dono che va esercitato

Declamazione

La “declamazione”
Esprimere le emozioni
La pronuncia e l’accento
L’uso della voce
La gestualità
L’espressione del volto
Il linguaggio del corpo è universale
L’autenticità delle emozioni
Vantaggi di un’esposizione misurata
Necessità di ricorrere sia a toni pacati sia a toni aggressivi
Elogio dell’arte oratoria
Il difetto della sfrontatezza
Non bisogna accontentarsi
Il pericolo di un’eloquenza senza virtù

 

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