{"id":12354,"date":"2010-05-27T00:00:00","date_gmt":"2010-05-26T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2010\/05\/lo-so-ma-non-te-lo-dico\/"},"modified":"2021-07-30T08:11:32","modified_gmt":"2021-07-30T06:11:32","slug":"lo-so-ma-non-te-lo-dico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2010\/05\/lo-so-ma-non-te-lo-dico\/","title":{"rendered":"Lo so, ma non te lo dico!"},"content":{"rendered":"
Quello che so, me lo tengo per me.<\/em><\/p>\n Perch\u00e9, se te lo dico, tu potresti prendere il mio posto. O sostituirmi.<\/em><\/p>\n E allora, perch\u00e9 devo condividere quello che ho imparato fin qui?<\/em><\/p>\n Questo atteggiamento, tacito o manifesto, \u00e8 piuttosto diffuso nelle organizzazioni.<\/p>\n Le persone che tentano di proteggere il proprio sapere dalla \u201cconcorrenza\u201d di capi, colleghi e collaboratori dimenticano tuttavia 3 cose:<\/span><\/p>\n Il risultato?<\/p>\n Rapporti non proprio idilliaci, conoscenza che deperisce, perdita di \u201cpeso\u201d organizzativo.<\/p>\n Ne vale la pena?<\/p>\n\n
Insomma, mezzo piede fuori dall\u2019organizzazione.<\/h4>\n