Qi<\/a>. L’esercito di Qi si dispose alla battaglia come aveva sempre fatto: Tian Ji a capo delle truppe, Sun Bin consigliere militare. Il piano di battaglia prevedeva un attacco diretto di disturbo contro Daliang, capitale di Wei.<\/p>\nVenuto a sapere che il suo paese era in difficolt\u00e0, Pang Juan riport\u00f2 immediatamente indietro l’esercito.<\/p>\n
Sun Bin disse a Tian Ji.<\/p>\n
\u201cI soldati degli Stati di Wei, Zhao e Han sono crudeli e feroci; disprezzano noi di Qi e ci chiamano codardi. Essere capaci di guerreggiare \u00e8 condursi con vantaggio a seconda delle circostanze.\u201d<\/p>\n
Pang Juan<\/strong> aveva un atteggiamento altero<\/strong>, disprezzava i nemici<\/strong> e aveva una cieca venerazione per il principio tradizionale dell’arte della guerra secondo cui a condurre l’esercito lontano cento leghe per conquistare la vittoria, l’avanguardia pu\u00f2 essere sbaragliata; a condurlo lontano cinquanta leghe, \u00e8 possibile che diserti la met\u00e0 dei soldati.<\/strong><\/p>\nL’esercito di Qi<\/strong>, conscio dell\u2019atteggiamento di Pang Juan, decise di fingersi debole e si ritir\u00f2<\/strong>, dando a vedere<\/strong> di voler fare ritorno in patria.<\/p>\nDurante la marcia, il primo giorno<\/strong>, all’ora del rancio, i soldati prepararono centomila marmitte<\/strong> per cucinare, il secondo giorno<\/strong> le ridussero a cinquantamila <\/strong>e il terzo giorno<\/strong> a trentamila<\/strong>.<\/p>\nNotando il fatto, Pang Juan<\/strong>, che aveva fretta di rintracciare l’esercito di Qi per ingaggiare la battaglia decisiva, concluse <\/strong>erroneamente che fra le file del nemico abbondassero i disertori e il morale fosse a terra<\/strong>, e, lasciata indietro la fanteria, si lanci\u00f2 all’inseguimento a marce forzate<\/strong> con un solo distaccamento, armato alla leggera<\/strong>.<\/p>\nDai calcoli e dalle mosse dell’esercito di Wei, Sun Bin<\/strong> concluse che il nemico sarebbe giunto a Maling dopo il tramonto; pose <\/strong>allora in agguato i soldati<\/strong> sulla strada per Maling e inflisse una pesante sconfitta<\/strong> all’esercito di Wei<\/strong>.<\/p>\nIl commento<\/strong><\/p>\nIn termini organizzativi lo stratagemma <\/strong>\u00e8 impiegato nel corso di conflitti in cui le forze dei contendenti si equivalgono e lo scontro frontale, fin quando l\u2019equilibrio permane, pu\u00f2 generare troppi danni<\/strong>.<\/p>\nAllora le parti cercano di logorarsi a vicenda<\/strong>, cercando di condurre l\u2019avversario su un terreno a lui sfavorevole<\/strong> e attenderlo con forze fresche<\/strong> per sferrare l\u2019attacco finale<\/strong>.<\/p>\nIn linea di massima, la “stanchezza delle truppe” \u00e8 il segno che si \u00e8 persa l’iniziativa<\/strong>. Ma anche la stanchezza personale \u00e8 un segnale che la battaglia sta prendendo una piega sfavorevole<\/span><\/strong> e potrebbe essere opportuno ripensare la strategia<\/span><\/strong>.<\/p>\nClassiche situazioni di logoramento, di cui sono testimone e ho memoria personale, sono quelle che il controllo di gestione esercita pressioni sulla vendita<\/strong> o altre funzioni di linea<\/strong> (marketing e produzione ad esempio) per il raggiungimento degli obiettivi, per raggiungere una posizione che vede una funzione di staff <\/strong>(come il controllo di gestione) prevalere sulle funzioni di linea<\/strong>.<\/p>\nAltra situazione di conflitto piuttosto comune vede la direzione vendite mettere alla frusta la produzione attraverso volumi di vendita crescenti e tempi di consegna ravvicinati<\/strong>.<\/p>\nNelle guerre di logoramento avviene sempre che una delle due parti sia sottoposta a pressioni superiori e magari su pi\u00f9 fronti: la misura delle energie residue e un attento esame dello stato delle risorse fisiche e mentali proprie e dei collaboratori possono aiutare a elaborare una strategia vincente<\/span><\/strong>.<\/p>\nNel dare ordini, i buoni capi devono saper portare l\u2019avversario dove vogliono loro<\/strong>, ed evitare di farsi dislocare dal nemico dove vuole lui.<\/p>\nVai alla recensione del libro I 36 stratagemmi<\/a>.<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
La spiegazione Impacciare il nemico creandogli situazioni difficili, non affrontarlo in battaglia. Diminuire la durezza e aumentare la mollezza. A questo proposito per esempio Le regole della guerra del maestro SunTzu recitano: Essendo vicini, si attenda l’avversario arrivato da lontano. Quando si \u00e8 ben riposati, si aspetti un nemico stanco: quando si \u00e8 ben nutriti, […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_bbp_topic_count":0,"_bbp_reply_count":0,"_bbp_total_topic_count":0,"_bbp_total_reply_count":0,"_bbp_voice_count":0,"_bbp_anonymous_reply_count":0,"_bbp_topic_count_hidden":0,"_bbp_reply_count_hidden":0,"_bbp_forum_subforum_count":0},"categories":[210],"tags":[],"acf":[],"yoast_head":"\n
4\u00b0 Stratagemma - Aspettare ben riposati in nemico stanco<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n