{"id":12551,"date":"2010-11-11T00:00:00","date_gmt":"2010-11-10T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2010\/11\/la-pianificazione-organizzativa-secondo-napoleone\/"},"modified":"2018-07-26T18:13:36","modified_gmt":"2018-07-26T16:13:36","slug":"la-pianificazione-organizzativa-secondo-napoleone","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2010\/11\/la-pianificazione-organizzativa-secondo-napoleone\/","title":{"rendered":"La pianificazione organizzativa secondo Napoleone"},"content":{"rendered":"
Non dimenticate di fornirmi un rapporto dettagliato circa il carattere e le capacit\u00e0 di ciascun funzionario.<\/em><\/p>\n Le parole che avete letto sono di Napoleone Bonaparte<\/strong>, indirizzate ai prefetti di Francia.<\/p>\n Egli sentiva il bisogno di affidare<\/strong> le posizioni nell’amministrazione statale<\/strong> a persone preparate <\/strong>a gestire il ruolo e pianificare razionalmente<\/strong>, piuttosto che casualmente, lo sviluppo dell\u2019organizzazione<\/strong>.<\/p>\n Inoltre, Napoleone non mancava di ricordare ai prefetti che compito di un capo non \u00e8 quello di mettersi in competizione con i propri collaboratori<\/strong> ma di valorizzare le persone migliori<\/strong>: e chiedeva loro<\/strong>, per i funzionari, ci\u00f2 che oggi chiameremmo un curriculum vitae arricchito dall\u2019indicazione delle competenze possedute<\/strong>.<\/p>\n Napoleone \u00e8 morto da molte decine di anni, ma le organizzazioni continuano ad affrontare gli stessi problemi<\/strong>.<\/p>\n