{"id":12639,"date":"2011-02-27T00:00:00","date_gmt":"2011-02-26T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2011\/02\/5-stratagemma-la-cosa-migliore-e-la-fuga\/"},"modified":"2019-01-22T10:41:31","modified_gmt":"2019-01-22T09:41:31","slug":"5-stratagemma-la-cosa-migliore-e-la-fuga","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2011\/02\/5-stratagemma-la-cosa-migliore-e-la-fuga\/","title":{"rendered":"5\u00b0 Stratagemma - La cosa migliore \u00e8 la fuga"},"content":{"rendered":"
La spiegazione<\/strong><\/span><\/p>\n Non ci sono che tre modi per evitare la battaglia<\/strong> contro il nemico in circostanze svantaggiose<\/strong>: la resa<\/strong>, il patteggiamento<\/strong>, la ritirata<\/strong>.<\/p>\n La resa \u00e8 la sconfitta totale e il patteggiamento, una mezza sconfitta; solo la ritirata pu\u00f2 consente di volgere la sconfitta in una vittoria futura, poich\u00e9 si continua a rimanere in battaglia.<\/p>\n Per questo si afferma che \u201cla cosa migliore \u00e8 la fuga<\/strong>\u201d, ma quando le condizioni dello scotro sono proibitive<\/strong>.<\/p>\n Se intesa come una ritirata pianificata e decisa di propria iniziativa<\/strong>, la fuga <\/strong>ha un senso positivo<\/strong>. Spesso, \u00e8 proprio grazie alla fuga<\/strong> che l’esercito debole si mantiene intatto<\/strong> e riesce ad attirare in trappola e a dividere il nemico potente, e a creare occasioni propizie per dare battaglia<\/strong>.<\/p>\n La storia<\/span><\/strong><\/p>\n Nel noto episodio degli Orazi e Curiazi l’ultimo degli Orazi aveva visto cadere i suoi compagni nella mischia furibonda, mentre gli avversari erano ancora in tre.<\/p>\n Egli era un combattente valentissimo, tuttavia non avrebbe potuto resistere agli attacchi coordinati di tre forti nemici. La necessit\u00e0 allora gli aguzz\u00f2 l’ingegno: si sganci\u00f2 e fugg\u00ec a gambe levate, prontamente inseguito dai tre.<\/p>\n Presto, la distanza che separava i quattro aument\u00f2 a causa della diversa velocit\u00e0 alla quale correvano. D’improvviso, egli si volt\u00f2 e abbatt\u00e9 l’inseguitore pi\u00f9 veloce, poi il secondo e infine il terzo.<\/p>\n Egli aveva trasformato la sconfitta in vittoria grazie alla sostituzione di uno scontro impari con uno scontro vantaggioso uno contro uno e, colpendo i nemici uno alla volta, riusc\u00ec a prevalere sulla preponderanza numerica.<\/p>\n Commento<\/span><\/strong><\/p>\n In termini organizzativi lo stratagemma ha il significato di evitare lo scontro con il nemico che \u00e8 pi\u00f9 forte, mantenendo l\u2019integrit\u00e0 delle forze e delle risorse: o almeno limitando i danni.<\/strong><\/p>\n A volte, quando si profila uno scontro e si ha la sensazione di essere nel giusto, si pu\u00f2 cadere nella tentazione di affrontare lo scontro anche se si \u00e8 a conoscenza della superiorit\u00e0 dell\u2019avversario e che la probabilit\u00e0 di ottenere il successo \u00e8 piuttosto bassa.<\/strong><\/p>\n Sono esempi diffusi lo scontro <\/strong>fra collaboratore e capo diretto<\/strong>, fra manager e azionista<\/strong>, fra gruppi della stessa organizzazione in possesso di diverso peso e potere decisionale<\/strong>.<\/p>\n In questi casi \u00e8 fondamentale mantenere il controllo e la consapevolezza di ci\u00f2 che accade<\/strong>, ritirarsi in buon ordine e al tempo stesso preparare un piano capace di generare, per noi, quella situazione di vantaggio che oggi ci sfugge.<\/p>\n La difficolt\u00e0<\/strong>, in questo caso, consiste nell\u2019accettazione emotiva della ritirata<\/strong> e nel mantenere fiducia in s\u00e9: l\u2019aver elaborato un buon piano d\u2019azione pu\u00f2 rivelarsi di grande sostegno morale.<\/p>\n