{"id":12646,"date":"2011-03-08T00:00:00","date_gmt":"2011-03-07T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2011\/03\/otto-marzo-con-frida-kalho-di-rosvita\/"},"modified":"2019-01-21T08:41:35","modified_gmt":"2019-01-21T07:41:35","slug":"otto-marzo-con-frida-kalho-di-rosvita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2011\/03\/otto-marzo-con-frida-kalho-di-rosvita\/","title":{"rendered":"Otto marzo con Frida Kahlo"},"content":{"rendered":"

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Quest\u2019anno pi\u00f9 di ogni altro anno recente, l\u20198 marzo va festeggiato e difeso.<\/p>\n

Soprattutto perch\u00e9 negli ultimi anni abbiamo compiuto una bella corsa all\u2019indietro, confondendo leggerezza e degrado.<\/p>\n

Riprendendo il tema di Arduino sul fatto indiscutibile che una donna non \u00e8 un uomo<\/a>, vi propongo la biografia di Frida Kahlo.<\/p>\n

Quante persone, provate dalla malattia ma appassionate e forti riescono non solo a realizzare le proprie passioni ma addirittura a renderle immortali?<\/p>\n

Frida \u00e8 una figura femminile originale e polivalente nella quale si condensano doti artistiche,\u00a0 impegno civile, forte sensualit\u00e0\u00a0 e capacit\u00e0 di affrontare i dolori della vita con coraggio ed energia.<\/p>\n

Senza dimenticare lo stile del suo vestire: una vera trend setter.<\/p>\n

Indimenticabile l\u2019interpretazione di Salma Hayek<\/a> nel film Frida<\/em>, che \u00e8 valso l\u2019oscar nel 2003: il film ha vinto altri due oscar, miglior trucco e migliore colonna sonora.<\/p>\n

Il fascino dei colori del Messico e la tragedia umana fusi in rappresentazioni pittoriche dirette e fortemente espressive attrassero verso questa donna molti intellettuali\u00a0 fino a farne un\u2019icona.<\/p>\n

Conosciamola insieme.<\/p>\n

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Nome<\/strong><\/span><\/p>\n

Frida Kahlo, ma il vero nome \u00e8 Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calder\u00f3n.<\/p>\n

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Data e luogo di nascita<\/strong><\/span><\/p>\n

Cocaian, in Messico, nel 1907. Preferiva dichiararsi nata nel 1910,data della rivoluzione Messicana. Mor\u00ec a 47 anni, nel 1954.<\/p>\n

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Contesto storico<\/strong><\/span><\/p>\n

La vita di Frida Kahlo si svolge durante il XX secolo in Messico.<\/p>\n

Contesto familiare: padre tedesco e madre messicana.<\/p>\n

La sua vita fu segnata dal dolore della malattia e delle conseguenze di un grave incidente che la costrinse a subire 32 interventi chirurgici.<\/p>\n

Sposata con il pittore di murales di fama mondiale Diego Rivera<\/a>.<\/p>\n

Viaggi\u00f2 negli USA e in Europa, soprattutto Parigi (espose al Louvre), e incontr\u00f2 intellettuali dell\u2019epoca.<\/p>\n

\u00c8\u00a0considerata una delle pi\u00f9 grandi pittrici del 900 e i suoi quadri sono esposti in mostre e musei di tutto il mondo. I suoi dipinti meritarono, tra gli altri, il plauso di Mir\u00f2<\/a>.<\/p>\n

Impegnata \u00a0sia dal punto di vista politico (fu comunista convinta) sia da quello culturale (fu promotrice con il marito di un cenacolo di cui facevano parte Tina Modotti<\/a>, Eisenstein<\/a>, Breton<\/a>, \u2026)<\/p>\n

Per tutta la vita scrisse un diario della sua movimentata esistenza.<\/p>\n

Visse nella ” Casa Azzurra “, oggi visitata da migliaia di suoi estimatori, e rimasta intatta cos\u00ec come volle Diego Rivera, che la lasci\u00f2 allo stato messicano: una casa semplice con muri colorati, luce e sole, piena di vita e di forza interiore, come la sua proprietaria.<\/p>\n

Nella “Casa Azul” sorge oggi il Museo Frida Kahlo, dove sono esposti anche i busti (alcuni decorati) che la \u201ctorturarono\u201d per tutta la vita.<\/p>\n

Mor\u00ec a 47 anni di malattia, dopo l\u2019amputazione di una gamba.<\/p>\n

Fu ritratta su un francobollo americano emesso nel 2001 (vedi la figura).<\/p>\n

Le ragioni della leadership<\/strong><\/span><\/p>\n

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Si tratta di una donna che, con grande intelligenza e passione, \u00e8 stata capace di trasformare le tragedie fisiche e le doti intellettuali e pittoriche in mezzi originali di comunicazione del s\u00e9 e della realt\u00e0 intorno a lei.<\/p>\n

L\u2019identit\u00e0 messicana \u00e8 la chiave di lettura del suo stile, riduttivamente classificabile come surrealista<\/a>, e delle sue scelte politiche. Anche l\u2019abbigliamento con foulard colorati, fiori, gioielli vistosi evocano il suo essere messicana con orgoglio.<\/p>\n

Il dolore fisico e la passione per la vita rappresentano i temi che segnarono le sue opere, creando intorno a lei un alone di invincibilit\u00e0.<\/p>\n

Molti gli autoritratti: scrisse nel letto di malattia che i genitori dotarono di specchi il letto a baldacchino in cui era costretta, perch\u00e9 potesse vedersi e dipingere:<\/p>\n

\u201cdipingo me stessa perch\u00e9 sono sempre sola e sono la persona che conosco meglio\u201d.<\/strong><\/p>\n

I numerosi volti esprimono con energia e vigore la devastazione del corpo che sub\u00ec a pi\u00f9 riprese (\u201cLa colonna spezzata\u201d, \u201cLe due Frida\u201d) ma anche la sua femminilit\u00e0.<\/p>\n

La sua realt\u00e0 non la scoraggi\u00f2 mai e non le imped\u00ec di amare con passione (pensiamo ai quadri \u201cFrida per Trotsky<\/a>\u201c, \u201d Diego nel mio pensiero\u201d). Le passioni\u00a0 politica e artistica si trasformarono anche in relazioni sentimentali (fu amante di Troskji, Breton e di Tina Modotti).<\/p>\n

L\u2019amore contrastato con il marito Diego Rivera, suo scopritore e mentore (due matrimoni e numerose relazioni extraconiugali da parte di entrambi), \u00e8 emblema della passione che metteva nella vita.<\/p>\n

Il grande rimpianto per non aver potuto aver figli trov\u00f2 espressione in numerose opere molto dirette e diverse dall\u2019arte sua contemporanea (estremamente espressivo e drammatico il quadro \u201cHenry Ford Hospital\u201c, 1932)<\/p>\n

Fiori, ritratti di amici, ambienti, nature morte; nelle sue opere esprimono il Messico ma anche uno stile surrealista intriso di tradizione precolombiana (ad esempio \u201cL’abbraccio d’amore dell’Universo\u201d). Le rappresentazioni oniriche, in particolare, ricordano la tradizione sudamericana di \u00a0\u201cCent\u2019anni solitudine\u201d e degli scritti di Isabel Allende<\/a>.<\/p>\n

\u201cNon dipingo sogni\u2026 dipingo la mia realt\u00e0\u201d<\/strong><\/p>\n

Il messaggio sul letto di morte si dice sia stato: Attendo con gioia la mia dipartita. E spero di non tornare mai pi\u00f9<\/strong>.<\/p>\n

Consigli e fonti bibliografiche<\/span><\/strong><\/p>\n

Il letto di Frida, G.O\u2019Keeffe (La Tartaruga)<\/p>\n

La caverna di B.Kingsolver (Mondadori)<\/p>\n

Mosche d\u2019inverno di E.Baroncelli (Sellerio)<\/p>\n

Frida<\/em> – 2010 – Herrera Hayden – Baldini Castoldi Dalai editore<\/p>\n

Viva la vida!<\/em> – 2010 – Cacucci Pino – Feltrinelli editore<\/p>\n

Film<\/span><\/strong><\/p>\n