{"id":12912,"date":"2011-12-02T00:00:00","date_gmt":"2011-12-01T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2011\/12\/tutta-colpa-tua\/"},"modified":"2020-03-24T17:34:23","modified_gmt":"2020-03-24T16:34:23","slug":"tutta-colpa-tua","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2011\/12\/tutta-colpa-tua\/","title":{"rendered":"Tutta colpa tua!"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n
Lo confesso: ho un debole per la colpa.<\/p>\n
Pensi che sia preda <\/strong>di uno dei miei soliti attacchi di ironia<\/strong>?<\/p>\n Ebbene, ti sbagli: dammi poche righe e vedrai.<\/p>\n La parola \u201ccolpa<\/strong>\u201d \u00e8 fra le pi\u00f9 ricorrenti e permea tutta la nostra vita<\/strong>: essa accompagna la sana e comoda abitudine a giudicare<\/strong>, piuttosto che a valutare, persone e situazioni.<\/strong><\/p>\n Ci permette di risparmiare tempo<\/strong> nel distinguere fra diverse situazioni e motivazioni dei singoli ad agire in una direzione piuttosto che in un\u2019altra: ci aiuta anche a dividere chi ci circonda fra buoni e cattivi, bravi e incapaci, fedeli e traditori<\/strong> e altro ancora.<\/p>\n Insomma, un contributo concreto all\u2019economia di pensiero<\/strong> e una rassicurazione<\/strong> circa la comprensione di chi sta da quale parte della staccionata.<\/p>\n Anche quando tocca a noi prenderla sulle spalle essa dispensa tutta la sua utilit\u00e0 <\/strong>e, oserei dire, amichevolezza<\/strong>: riconoscere le proprie colpe aiuta a distendere gli animi<\/strong> e a ripartire su basi pi\u00f9 solide<\/strong> verso la costruzione di migliori rapporti personali.<\/p>\n Per questo, quando capita di sbagliare, ammettere il proprio errore pu\u00f2 essere davvero molto utile<\/strong>.<\/p>\n Ma \u00e8 nella vita dell\u2019organizzazione che la colpa dimostra tutto il suo valore economico e sociale.<\/p>\n Quando siamo di fronte a un evento negativo<\/strong> che coinvolge pi\u00f9 persone, la ricerca della responsabilit\u00e0 e l\u2019individuazione del colpevole permettono a un numero pi\u00f9 o meno elevato di persone di confermare la propria adeguatezza al ruolo<\/strong>, di convincersi che \u201cin assenza di quell\u2019idiota il problema non l\u2019avremmo mai avuto<\/strong>\u201d.<\/p>\n Il capro espiatorio permette <\/strong>all\u2019organizzazione di riappropriarsi<\/strong> della convinzione della propria infallibilit\u00e0:<\/strong> attivit\u00e0 e processi riprendono a fluire senza intoppi e gli obiettivi, come sempre ambiziosi, rimangono a portata di mano.<\/p>\n Lo so cosa stai pensando e so anche cosa commenteresti se chiudessi qui.<\/p>\n Il colpevole di turno ci priva di un\u2019analisi adeguata delle ragioni che hanno portato all\u2019evento indesiderato<\/strong> e non riduce affatto la probabilit\u00e0 che quello stesso evento si verifichi nuovamente.<\/p>\n Sono d\u2019accordo con te; tuttavia ritengo che sarebbe opportuno che capissi, una volta per tutte, che a qualcosa dobbiamo saper rinunciare<\/strong>.<\/p>\n L\u2019idea di un\u2019organizzazione che analizza sistematicamente il proprio comportamento non pu\u00f2 essere compatibile quella di una agile e scattante<\/strong>, tesa come la corda di un violino a raggiungere gli obiettivi che si \u00e8 data.<\/p>\n Credimi, la colpa e la ricerca del colpevole sono essenziali nel funzionamento dell\u2019organizzazione<\/strong>.<\/p>\n Non vorrai mica negarlo, vero?<\/p>\n <\/p>\n