{"id":13156,"date":"2012-10-05T00:00:00","date_gmt":"2012-10-04T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2012\/10\/la-religiosa-ottusita-del-re-nudo\/"},"modified":"2021-04-26T17:04:56","modified_gmt":"2021-04-26T15:04:56","slug":"la-religiosa-ottusita-del-re-nudo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2012\/10\/la-religiosa-ottusita-del-re-nudo\/","title":{"rendered":"Quando il pregiudizio diventa ottusit\u00e0"},"content":{"rendered":"
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Nel 1980 la musicista Abbie Conant<\/a> era all’inizio della carriera e suonava il trombone presso il Teatro Regio di Torino.<\/p>\n In quel periodo decise di proporsi ad altre orchestre; 11 per la precisione, in tutta Europa, ma ricevette una sola risposta: dalla Filarmonica di Monaco di Baviera.<\/p>\n \u201cCaro signor Abbie Conant<\/strong>\u201d, cominciava la lettera.<\/p>\n Nell’audizione i candidati suonavano dietro il paravento<\/strong>, invisibili alla giuria<\/strong>. Era un fatto raro allora in Europa, ma un candidato era figlio di un membro di un’orchestra della citt\u00e0 e, per evitare favoritismi, la filarmonica aveva deciso, nella prima tornata di audizioni, di celare l’identit\u00e0 dei musicisti.<\/p>\n La Conant suon\u00f2 \u201cConcertino per trombone e orchestra\u201d di Ferdinand David, un pezzo usuale per le addizioni in Germania, e sbagli\u00f2 una nota. <\/strong><\/p>\n “\u00c8 finita” <\/strong>si disse,<\/strong> e and\u00f2 a fare le valigie.<\/p>\n Ma la giuria era rimasta conquistata<\/strong>. Gli esperti di musica classica sostengono di poter dire se un musicista \u00e8 bravo in pochi istanti, a volte addirittura dalla prima nota, e con la Conant non c’erano stati dubbi. La Conant aveva suonato per 16\u00aa \u00a0dei 33 candidati e gli altri 17 in attesa furono rimandati a casa.<\/p>\n Ma quando la giuria si rese conto che Frau Conant non era l\u2019Herr Conant che tutti si aspettavano<\/strong> la sala cadde nell’imbarazzo<\/strong>. L’audizione prevedeva altre due prove e l’artista le super\u00f2 brillantemente.<\/p>\n Un anno dopo, nel 1981, la Conant fu retrocessa a secondo trombone senza una spiegazione<\/strong>. L’artista impieg\u00f2 un anno per dimostrare di nuovo le sue capacit\u00e0 ma, secondo il direttore, “come trombone solista ci vuole un uomo<\/strong>.”<\/p>\n La musicista non ebbe altra scelta che adire le vie legali e l’orchestra sostenne<\/strong>, nella propria difesa, che “il ricorrente non possiede la necessaria forza fisica per dirigere la sezione tromboni<\/strong>“.<\/p>\n La Conant fu oggetto di approfonditi esami pneumologici<\/strong>, dai quali risult\u00f2 essere molto al di sopra della media. Fu cos\u00ec organizzata un’audizione di fronte a un esperto di trombone, che l’artista super\u00f2 a gonfie vele<\/strong>.<\/p>\n L’orchestra allora afferm\u00f2 che la donna era una persona inaffidabile e poco professionale: ma la dichiarazione era palesemente strumentale.<\/p>\n Solo dopo otto anni la Conant ottenne di nuovo il suo posto di primo trombone<\/strong>. A quel punto per\u00f2 iniziarono nuove battaglie destinate a durare ancora cinque anni: l’orchestra, infatti, si rifiut\u00f2 di pagare la donna come i suoi colleghi maschi<\/strong>. L’artista fece causa e vinse di nuovo<\/strong>.<\/p>\n Ebbe la meglio contro ogni imputazione ed ebbe la meglio perch\u00e9 poteva far valere un argomento che la filarmonica di Monaco non poteva confutare: il direttore d’orchestra, che adesso contestava la sua bravura, l’aveva ascoltata suonare il concertino per trombone in condizioni di assoluta obiettivit\u00e0 e allora, con la mente sgombra da pregiudizi, aveva esclamato: “\u00e8 questo che vogliamo!”<\/strong>.<\/p>\n Cosa possiamo imparare da questa lezione?<\/p>\n Che vi sono persone, come Sergiu Celibidache<\/a> (il direttore d\u2019orchestra che ha trascinato la Filarmonica di Monaco in questa vicenda), che riescono a negare l’errore anche quando evidente<\/strong>.<\/p>\n Che vi sono organizzazioni<\/strong>, come al tempo il management della Filarmonica di Monaco, capaci di rimanere paralizzate di fronte all\u2019assurdo protrarsi di una situazione ridicola, e incapaci di riconoscere la nudit\u00e0 del re<\/strong>.<\/p>\n Tu cosa ne pensi?<\/p>\n <\/p>\n L\u2019episodio \u00e8 liberamente tratto dal libro In un batter di ciglia<\/a>.<\/p>\n