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Ecco un altro commento a uno dei 36 stratagemmi. Oggi parliamo della lotta al vertice.<\/p>\nEcco un altro commento a uno dei 36 stratagemmi. Oggi parliamo della lotta al vertice.<\/p>\n
Spiegazione<\/span><\/strong><\/p>\n Lo stratagemma consiste nell\u2019attaccare ci\u00f2 che il nemico deve assolutamente salvare e sterminarlo mentre opera il salvataggio, poich\u00e9 il nemico ammassato \u00e8 peggiore del nemico diviso, e di attaccare l\u00e0 donde il nemico deve assolutamente ritirarsi; quindi sterminarlo mentre si ritira, onde raggiungere l’obiettivo del \u00abmassimo vantaggio con la minima perdita\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n Alla base dello stratagemma la considerazione che regolare la guerra \u00e8 come regolare le acque: \u00e8 indispensabile evitare l’impeto quando l\u2019avversario \u00e8 forte ed energico, come quando si imbriglia la corrente impetuosa costruendo gli argini.<\/p>\n La storia<\/strong><\/span><\/p>\n L\u2019episodio \u00e8 tratto dalle Biografie del maestro Sun e di Wu Qi<\/em>, in Memorie di uno storico<\/em>, la grande opera storica di Sima Qian<\/a> (circa 145-90 a.C.).<\/p>\n Nel 354 a.C., l’esercito di Wei aveva accerchiato Handan, capitale di Zhao: dopo un anno di guerra, entrambi i contendenti erano allo stremo.<\/p>\n Qi allora, accogliendo le richieste d’aiuto di Zhao, invi\u00f2 in suo soccorso ottantamila soldati, al comando del generale Tian Ji e del consigliere militare Sun Bin.<\/p>\n Ma su che direttrice attaccare?<\/p>\n Sulle prime, Tian Ji propose di marciare dritto su Handan. Sun Bin invece osserv\u00f2 che \u201cchi scioglie ci\u00f2 che \u00e8 aggrovigliato e confuso non lo tiene stretto nel pugno: chi interviene per sedare una rissa non si unisce al combattimento. Si eviti il groviglio, si attacchi il vuoto, e tutto andr\u00e0 bene<\/em>.\u201d<\/p>\n In sostanza Sun Bin pensava che per dipanare una matassa non si pu\u00f2 tirare n\u00e9 strappare il filo con le mani; inoltre, per separare due litiganti non ci si possa gettare a corpo morto nella mischia: perci\u00f2, nell’inviare un esercito a rompere un assedio bisognava parimenti \u00abevitare il pieno\u00bb e \u00abcercare il vuoto\u00bb, colpendo nei punti chiave.<\/p>\n Cos\u00ec, diede a Tian Ji questo suggerimento: \u00abOra le truppe scelte di Wei sono tutte concentrate a Zhao, mentre il resto del paese \u00e8 sguarnito: se conduciamo l’esercito contro Daliang, capitale di Wei, e la prendiamo, occupiamo le principali vie di comunicazione e assaltiamo di sorpresa i territori sgombri, il nemico dovr\u00e0 di necessit\u00e0 lasciare Zhao e riportare in patria l’esercito per difendere se stesso\u00bb<\/em>.<\/p>\n Tian Ji adott\u00f2 il piano di Sun Bin e condusse l’esercito dritto su Daliang. Udita la notizia, l’esercito di Wei torn\u00f2 indietro di gran carriera in soccorso: l’esercito di Qi, profittando della spossatezza dei nemici, and\u00f2 loro incontro sulla via del ritorno in un campo di battaglia scelto in anticipo, Guiling e gli inflisse una grave sconfitta.<\/p>\n L’assedio a Zhao era tolto.<\/p>\n L’esercito di Qi pot\u00e9 sconfiggere le pi\u00f9 agguerrite forze di Wei per diverse ragioni: prima di tutto perch\u00e9 colse l’occasione propizia offertagli dalla spossatezza del nemico comportandosi come il terzo fra due litiganti e, in secondo luogo, perch\u00e9 scelse una direttrice d’attacco che strinse il nemico costantemente alle corde, obbligandolo a un atteggiamento passivo.<\/p>\n Il commento<\/span><\/strong><\/p>\n Lo stratagemma trova larga applicazione nel conflitto organizzativo, specie quando sono interessate posizioni di vertice.<\/p>\n Ad esempio nei gruppi che contano diverse aziende, divisioni <\/a>o business unit<\/a> accade con grande frequenza che una fra queste generi un contributo agli utili superiore anche in modo sostanziale a quello delle altre o, pi\u00f9 in generale, si trovi a catalizzare l’attenzione della propriet\u00e0 e ad acquisire il potere di influenzarne il comportamento.<\/p>\n \u00c8 possibile allora che si generi un conflitto fra chi ha la responsabilit\u00e0 di gestione del gruppo, l’amministratore delegato nella fattispecie, e chi ha responsabilit\u00e0 della gestione della unit\u00e0 di business in questione (che nel prosieguo indicher\u00f2, per semplicit\u00e0 di esposizione, come direttore generale di divisione).<\/p>\n Il problema dell’amministratore delegato diventa allora quello di diminuire la forza del direttore generale, poich\u00e9 questi potrebbe minacciare la sua posizione e ridurre il suo potere.<\/p>\n Le applicazioni della stratagemma possono essere le pi\u00f9 svariate: la nomina di un manager \u201cdi peso\u201d all’interno della divisione interessata, ovviamente di totale \u201c fiducia” dell’amministratore delegato, che condizioni in modo sostanziale l’azione del direttore generale \u00e8 fra quelle pi\u00f9 usate.<\/p>\n Lo scopo \u00e8 quello di ridurre il raggio di azione, indurre nell\u2019errore e generare debolezza verso attacchi che ne riducano il potere.<\/p>\n Il manager inserito nella divisione pu\u00f2 riportare o no al direttore generale e avere diverse estrazioni: marketing vendita, tecnica, finanza, e altro ancora. La cosa fondamentale \u00e8 che abbia la forza e la competenza per indebolire chi produce i risultati.<\/p>\n Lo stratagemma, nella sua applicazione estrema, pu\u00f2 portare anche l’uscita del direttore di divisione; un segnale di questo si ha quando il manager inserito nella sua organizzazione ha un\u2019esperienza tale da prenderne il posto.<\/p>\n Quali contromisure \u00e8 possibile adottare?<\/p>\n Innanzitutto un amministratore delegato che si pone il problema di indebolire un direttore di divisione che produce utili non pu\u00f2 che presentare delle debolezze, che vanno studiate e utilizzate per impedirgli di nuocere.<\/p>\n Inoltre, mantenere un rapporto costante e trasparente con la propriet\u00e0 o con membri influenti del consiglio di amministrazione aiuter\u00e0 il direttore generale di divisione a ridurre la propria vulnerabilit\u00e0 verso lo stratagemma.<\/p>\n Un pensiero finale all’azionista, che in genere si rende conto tardi dell’impatto che questo genere di conflitto ha sul conto economico, ed \u00e8 spesso inconsapevole del fatto che vigilare sull\u2019operato del management e verificare che la gestione risenta il meno possibile dei giochi di potere \u00e8 fra i suoi doveri.<\/p>\n Oltre che nel suo interesse!<\/p>\n Vai alla recensione del libro I 36 stratagemmi<\/a>.<\/p>\n