{"id":13239,"date":"2013-02-07T00:00:00","date_gmt":"2013-02-06T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2013\/02\/il-nuovo-collega-una-gran-seccatura\/"},"modified":"2020-03-24T17:21:35","modified_gmt":"2020-03-24T16:21:35","slug":"il-nuovo-collega-una-gran-seccatura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2013\/02\/il-nuovo-collega-una-gran-seccatura\/","title":{"rendered":"Il nuovo collega? Una gran seccatura."},"content":{"rendered":"

Post aggiornato il 24 marzo 2020<\/h4>\n

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Diciamoci la verit\u00e0: un nuovo collega \u00e8 quasi sempre una seccatura.<\/p>\n

Per il capo, che deve “metterlo in pista” nel pi\u00f9 breve tempo possibile (altrimenti perch\u00e9 si \u00e8 dato tanto da fare per farsi approvare l’assunzione?); per i colleghi, che per alcuni mesi si troveranno a doversi \u201c palleggiare\u201d quello nuovo fino a quando non avr\u00e0 capito dove \u00e8 arrivato e non sapr\u00e0 abbastanza del lavoro che deve fare; per l’organizzazione, che ritiene di aver risolto fin dal primo giorno, con l’arrivo del nuovo collega, tutti problemi che la sua assunzione deve tamponare.<\/p>\n

Come si gestisce di solito l’arrivo del nuovo collega?<\/p>\n

Ecco alcuni fra i comportamenti pi\u00f9 diffusi:<\/span><\/p>\n