{"id":13298,"date":"2013-03-15T00:00:00","date_gmt":"2013-03-14T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2013\/03\/quando-un-manager-puo-definirsi-bravo\/"},"modified":"2018-07-26T18:26:06","modified_gmt":"2018-07-26T16:26:06","slug":"quando-un-manager-puo-definirsi-bravo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2013\/03\/quando-un-manager-puo-definirsi-bravo\/","title":{"rendered":"Quando un manager pu\u00f2 definirsi bravo?"},"content":{"rendered":"
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Bella domanda, vero?<\/p>\n
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Tendiamo a valutare un manager sulla base dei risultati che ottiene nel breve, mentre dovremmo concentrarci di pi\u00f9 su ci\u00f2 che accade negli anni successivi, magari quando egli ha gi\u00e0 lasciato il ruolo in questione.<\/p>\n
Tuttavia, questo non ci aiuta se vogliamo avere un’indicazione di breve periodo.<\/p>\n
E allora, come ne usciamo?<\/p>\n
Vado a pescare nella memoria le persone di maggior valore che ho conosciuto e trovo che avevano una caratteristica in comune: si preoccupavano costantemente di fare in modo che, una volta lasciata la posizione, tutto continuasse a funzionare senza discontinuit\u00e0.<\/p>\n
Questa riflessione mi porta a concludere che un buon manager \u00e8 certo uno che, quando se ne va, nemmeno te ne accorgi.<\/p>\n
Cosa ne pensi?<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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