{"id":13845,"date":"2015-02-23T00:00:00","date_gmt":"2015-02-22T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2015\/02\/30-stratagemma-lo-stratagemma-della-citta-vuota\/"},"modified":"2019-05-03T11:47:14","modified_gmt":"2019-05-03T09:47:14","slug":"30-stratagemma-lo-stratagemma-della-citta-vuota","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2015\/02\/30-stratagemma-lo-stratagemma-della-citta-vuota\/","title":{"rendered":"30\u00b0 Stratagemma \u2013 Lo stratagemma della citt\u00e0 vuota"},"content":{"rendered":"
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Questo stratagemma rappresenta un esempio interessante di ristrutturazione del contesto nel quale avviene la comunicazione, diminuendo la pressione alla quale siamo sottoposti e guadagnando tempo per organizzare una difesa plausibile.<\/p>\n
Lo stratagemma<\/strong><\/span><\/p>\n Lo stratagemma consiste nel fingerci potenti, quando in realt\u00e0 ci troviamo in condizioni di grande debolezza, allo scopo di diminuire la pressione alla quale l\u2019avversario ci sottopone e scongiurare, o rimandare a tempi migliori, uno scontro che ci vedrebbe avere la peggio nell\u2019immediato.<\/p>\n Le tattiche alle quali possiamo ricorrere sono sostanzialmente due:<\/p>\n <\/p>\n ostentare indifferenza o perfino disprezzo verso la minaccia, oppure mostrarci tanto deboli e impreparati da indurre l\u2019avversario a ritenere molto probabile che la situazione di debolezza nasconda in realt\u00e0 una trappola o possa in qualche modo comportare delle perdite.<\/p>\n Lo stratagemma impiega l\u2019astuzia per trarre in inganno l\u2019avversario, che non \u00e8 un avversario qualunque. Egli \u00e8 abituato a considerare diverse opzioni prima di agire, tenendo conto anche dei rischi che la situazione pu\u00f2 comportare; se invece l\u2019avversario \u00e8 poco propenso a pensare che la situazione possa essere diversa da quella che osserva e si decide di mostrarsi impreparati l\u2019adozione di questo stratagemma pu\u00f2 rivelarsi fatale.<\/p>\n Indispensabile, perci\u00f2, fare del proprio meglio per raccogliere informazioni sul processo decisionale seguito dall\u2019avversario o dal loro leader.<\/p>\n La storia<\/span><\/strong><\/p>\n La storia che vado a raccontare si svolge al tempo in cui Wu (141-87 a.C.) era imperatore degli Han Occidentali, la dinastia che govern\u00f2 la Cina dal 206 a.C. al 220 d.C., e ha per protagonista Li Guang; questi era soprannominato dai nemici il \u00abgenerale volante\u00bb e aveva sempre combattuto contro le trib\u00f9 dei nomadi Xiongnu, che minacciavano costantemente di invadere la Cina da nord.<\/p>\n In una delle innumerevoli azioni di presidio dei confini Li Guang e i suoi inseguivano tre cacciatori nemici, quando entrarono in contatto con la cavalleria Xiongnu.<\/p>\n Gli avversari erano parecchie migliaia, mentre Li Guang aveva con s\u00e9 non pi\u00f9 di cento cavalieri. Il comandante avversario vide che i Cinesi erano pochissimi e questo gli fece pensare che il loro compito fosse quello di attirarli in trappola; decise cos\u00ec, prima di agire, di occupare la cima di un colle per dominare il campo nel quale avrebbe potuto svolgersi la battaglia e analizzare attentamente i movimenti dei nemici.<\/p>\n \u201cSe fuggiamo,<\/em> – disse Li Guang ai suoi soldati – il nemico ci inseguir\u00e0 e ci massacrer\u00e0; se invece non scappiamo, forse penser\u00e0 che stiamo mettendo in atto qualche tranello e non oser\u00e0 fare mosse avventate<\/em>\u201d.<\/p>\n Cos\u00ec, Li Guang condusse i soldati fino a un luogo distante circa 10 chilometri dalle postazioni nemiche, dove si accamparono e tolsero le selle ai cavalli; l\u2019intento era quello di dare ai nemici la sensazione che non si sarebbero mossi.<\/p>\n Quando il comandante dei nomadi mand\u00f2 un drappello di uomini a spiare se ci fossero i segnali di una trappola, Li Guang and\u00f2 loro incontro, uccise con una freccia il capo e torn\u00f2 al campo; quindi ordin\u00f2 ai suoi soldati di liberare i cavalli e di coricarsi.<\/p>\n Al calar della notte, sospettando un agguato, gli Xiongnu si ritirarono in tutta fretta.<\/p>\n Il commento<\/strong><\/span><\/p>\n Lo stratagemma non \u00e8 di facile realizzazione poich\u00e9 si rivolge a un avversario che non agisce in modo avventato e non \u00e8 facilmente prevedibile; va messo perci\u00f2 in conto un certo grado di rischio.<\/p>\n In ambito organizzativo lo stratagemma pu\u00f2 essere adottato non mostrando resistenza o addirittura ostentando soddisfazione verso una decisione non gradita che l\u2019avversario prende per danneggiarci, facendogli credere che in realt\u00e0 ci\u00f2 che egli sta meditando per recarci danno genera una situazione desiderata.<\/p>\n Facciamo un esempio.<\/p>\n Se l\u2019azienda nella quale lavori \u00e8 alla vigilia di una riorganizzazione e, al fine di indebolire la tua posizione, le indiscrezioni alla macchinetta del caff\u00e8 ti collocano in una posizione diversa e non desiderata, le tue reazioni possono essere diverse:<\/p>\n Delle tre, la terza si fa preferire alle altre poich\u00e9 permette di dare alla situazione una nuova struttura, secondo la quale il danno \u00e8 percepito come un vantaggio. Uno stato di cose che pu\u00f2 far sorgere in chi vuole danneggiarti alcune domande:<\/p>\n La terza domanda potrebbe indurre il tuo avversario almeno a riflettere ancora un po\u2019 prima di prendere una decisione: questo ti permetterebbe di guadagnare tempo e definire una strategia per fronteggiare l\u2019attacco.<\/p>\n Se poi addirittura desiste…<\/p>\n <\/p>\n Vai alla recensione del libro I 36 stratagemmi<\/a>.<\/p>\n\n
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