{"id":14079,"date":"2016-06-27T00:00:00","date_gmt":"2016-06-26T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2016\/06\/brexit-leadership-e-valore-del-dubbio\/"},"modified":"2018-07-26T18:40:46","modified_gmt":"2018-07-26T16:40:46","slug":"brexit-leadership-e-valore-del-dubbio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2016\/06\/brexit-leadership-e-valore-del-dubbio\/","title":{"rendered":"Brexit, leadership e valore del dubbio"},"content":{"rendered":"
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Devo confessare che uno dei pochissimi aspetti positivi della scellerata decisione britannica di uscire dall\u2019EU sta proprio negli innumerevoli spinti di riflessione che offre.<\/p>\n
Ne avrei fatto volentieri a meno, ma prendiamoci quel poco che di buono arriva da questa crisi, fin troppo annunciata, e facciamo qualche riflessione su ci\u00f2 che hanno mostrato i leader politici in questo frangente.<\/p>\n
Andiamo con ordine.<\/p>\n
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Dopo aver strappato eccellenti condizioni affinch\u00e9 la Gran Bretagna restasse all\u2019interno dell\u2019UE, il primo ministro conservatore David Cameron<\/strong> ha voluto il referendum per chiedere ai suoi concittadini se restare o uscire dall\u2019UE: un eccesso di fiducia nel risultato finale che rischia di costare carissimo a troppi milioni di persone.<\/p>\n Jeremy Corbyn<\/strong>, capo del partito laburista britannico, ha letteralmente snobbato il referendum. Come molti altri politici schierati per il \u201cRemain<\/em>\u201d, cio\u00e8 la permanenza in UE, non ha certo fatto sfoggio di sostegno appassionato alla causa europea, contribuendo al risultato che \u00e8 sotto gli occhi di tutti. Suoi autorevoli colleghi di partito lo hanno pubblicamente sfiduciato e non scommetterei un centesimo sul fatto che possa restare alla guida del partito, soprattutto dopo la decisione della Scozia di indire un nuovo referendum, dopo quello del 2014, per uscire dal Regno.<\/p>\n I leader dei principali Paesi Europei sembrano tentennare sul da farsi:<\/p>\n \u201cCoraggio\u201d, se ci sei batti un colpo.<\/p>\n Ma fra quanti hanno mostrato scarsa lungimiranza certo spiccano i principali artefici del \u201cLeave<\/em>\u201d, cio\u00e9 dal distacco del Regno Unito dalla UE: Nigel Farage<\/strong>, capo dell\u2019UKIP (United Kingdom Independence Party), e Boris Johnson<\/strong>, ex sindaco di Londra e politico conservatore in odore di successione alla poltrona di David Cameron.<\/p>\n Entrambi si sono gettati anima e corpo nella battaglia referendaria, dalla quale escono piuttosto malconci, per alcune ragioni:<\/p>\n Eppure, la peggiore sconfitta per i due leader non \u00e8 in queste situazioni; essa \u00e8 da ricercare piuttosto nella determinazione di Irlanda del Nord e Scozia di indire un referendum per lasciare il Regno Unito: insomma, dopo aver vinto la battaglia per portare il Paese fuori dall\u2019UE hanno scoperto di aver dato un colpo probabilmente mortale alla sua unit\u00e0.<\/p>\n Frantumandolo.<\/p>\n Ora, una riflessione finale: che cosa hanno in comune i leader politici che ho citato in questo post?<\/p>\n A mio avviso:<\/p>\n Del resto, i leader li vogliamo sicuri di s\u00e9.<\/p>\n O no?<\/p>\n\n
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