Il marchio è di destra o di sinistra? Prima edizione - 2008

Il marchio è di destra o di sinistra? Di Arduino Mancini, ed. 2008

Il ruolo della proprietà intellettuale nella strategia dei partiti italiani prima e dopo le elezioni politiche del 2008

Arduino Mancini – tibicon – marzo 2008 – 63 pagine

Consulenza legale dello Studio Legale Jacobacci & Associati
Progetto Infografica di Centimetri.

Lo studio ha lo scopo di aiutare il pubblico a identificare il comportamento tendenziale dei partiti politici italiani in relazione alla tutela del proprio nome/ simbolo, e in quale misura questa tutela possa influenzare la loro strategia.

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I principali risultati

Sono stati complessivamente analizzati 24 marchi, 10 dei quali registrati:

  • cinque (PdL, Italia dei Valori, FI, Nuovo MSI, La Destra) sono registrati almeno a livello nazionale dagli utilizzatori;
  • uno (PD) è registrato dal partito ma esiste una registrazione precedente da parte di terzi;
  • uno (DC) non è registrato dal partito avente diritto e la titolarità è contesa;
  • tre (UDC, Rosa Bianca, Lega Nord) sono registrati ma non dai partiti che ne fanno uso.

Il marchio PD è un marchio debole, perché l’aggettivo “democratico” è rivendicabile da tutti i partiti che si richiamano alla costituzione; è registrato a livello nazionale e non comunitario; Marco Fuccello potrebbe rivendicarne la titolarità perché ha effettuato la registrazione in precedenza rispetto al gruppo dirigente del PD.

Il Popolo della Libertà è un marchio comunitario e possiede un buon livello di protezione dalla contraffazione.

Il nome/simbolo La Sinistra l’Arcobaleno non è stato depositato come marchio. Nessun partito politico ha registrato marchi contenenti i simboli falce e martello. L’unico marchio a contenerli è quello di un vino lambrusco: il Rosso Stalin.

Il simbolo scudo crociato, al centro di aspre battaglie legali, non è stato depositato dal titolare (la DC di Pizza, secondo le sentenze fin qui pronunciate).

Il marchio Unione di Centro è depositato ma non dall’UDC: la Rosa Bianca, suo alleato, non ha depositato il marchio e si è vista costretta dal Tribunale di Roma a cambiare dominio per evitare confusioni con un’associazione di Trento che reca lo stesso nome.

La Lega Nord non ha depositato il proprio marchio. Tuttavia esiste un deposito “Lega Nord” da parte di Red Blue Bubbles, azienda statunitense che dichiara di voler farne uso nei mercati di cartoleria in genere e telecomunicazioni.


Il marchio è di destra o di sinistra?

Sembrerebbe proprio essere di destra:

  • Il PdL sembra nel complesso riconoscere l’importanza della protezione legale della propria identità anche attraverso la registrazione del nome/ simbolo come marchio, e una conoscenza approfondita della gestione strategica della proprietà intellettuale;
  • Il PD e la sinistra radicale non sembrano possedere altrettanto interesse verso la registrazione e protezione dei propri nomi/ simboli. Desta sorpresa l’approssimativa gestione del nome da parte del PD, che a un sito Internet decisamente innovativo (vedi ad esempio la vendita online di merchandising funzionale alla raccolta di fondi), associa una insufficiente protezione legale alla propria identità;
  • La gestione dei nomi a dominio da parte dei partiti presenta aree di miglioramento sostanziali (migliore quella del PdL). I nomi a dominio sembrano destare interesse solo per ciò che riguarda il dominio principale: troppi i nomi a dominio utilizzabili, lasciati liberi e riservati da terzi in vista di una vendita futura.


Aspetti legali e loro influenza sui destini dei partiti

In un momento storico in cui l’ideologia assume un ruolo sempre più secondario, i partiti hanno la necessità di differenziarsi e assumere una propria identità, analogamente a quanto avviene nel mondo dell’impresa per prodotti/servizi.

Un partito politico può tutelare il proprio nome unicamente quale nome dell’associazione politica (tutela del nome, come da Codice Civile) o anche come marchio (Codice della Proprietà Industriale): la tendenza è quella di limitarsi al primo punto.

La strategia consigliata prevede il ricorso a entrambi gli ambiti di tutela, registrando anche il nome a dominio che si intende utilizzare e le estensioni di possibile interesse e utilizzo da parte di terzi.

La Legge Elettorale governa la presentazione di simboli da parte delle liste dei partiti, dettando regole, in periodo elettorale, prevalenti rispetto alle altre fonti normative analizzate: la battaglia legale in merito alla titolarità dello scudo crociato costituisce un ottimo esempio.

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