La regina Elisabetta alle prese con il dissenso dopo la morte di Lady D

Regia di Stephen Frears - 2006 - Regno Unito, Italia, Francia - Durata 97 min

The Queen - La regina

É il maggio del 1997 quando nel Regno Unito il partito laburista vince le elezioni e Tony Blair diventa primo ministro: dopo 18 anni di governo da parte del partito Conservatore la nazione decide di cambiare pagina e di affidare le redini della nazione al giovane politico scozzese che promette cambiamenti radicali.

L’accoglienza che la Regina Elisabetta II riserva al nuovo leader è tiepida e il rapporto fra i due, che per prassi prevede un incontro ogni lunedì mattina, si preannuncia piuttosto difficile.

A soli tre mesi dell’elezione di Blair, in agosto, un fatto inatteso scuote la Gran Bretagna e getta nel lutto il mondo intero: Lady Diana, moglie divorziata del Principe di Galles, muore a Parigi in un incidente stradale insieme a Dodi Al-Fayed nel tentativo di seminare i fotografi.

Mentre il popolo britannico è sbigottito e addolorato dalla scomparsa dell’amata Diana la famiglia reale e la regina Elisabetta rimangono in vacanza in Scozia, a Balmoral, nel tentativo di proteggere i figli di Diana e Carlo dal clamore dei media e da un dolore che temono possa rivelarsi intollerabile.

Gli Windsor tornano a Londra solo dopo una settimana: sette giorni che rappresentano il fulcro del film, nei quali Tony Blair cerca a più riprese di convincere la Regina a rientrare nella capitale e a gestire una stampa che cavalca il crescente malcontento della gente nei confronti dell’atteggiamento della famiglia reale.

Vuoi sapere di più? Ora guarda alcune scene del film (prevalentemente in inglese quelle disponibili su YouTube), poi ti dirò perché a mio avviso vale il tuo tempo.

 

 

Come guardare il film

Il film ha vinto innumerevoli premi ed è valso a Helen Mirren, talentuosa attrice inglese su tibicon anche in Calendar girls, l’Oscar come migliore attrice nel 2007.

Ma quali sono gli aspetti più interessanti e in linea con i contenuti di questo blog?

Ecco quelli che mi sembrano più evidenti:

  • il tentativo di proteggere i ragazzi dal dolore, dimenticando che la morte è parte della vita e che non potranno essere protetti per sempre;
  • la competizione esistente fra la Regina Elisabetta e sua nuora, che senza troppa fatica era riuscita a entrare nel cuore della nazione e del mondo intero, quasi oscurando la fama della sovrana. Tema, questo, che pervade tutto il film;
  • la gestione della crisi da parte di Tony Blair, che nel film dimostra di comprendere il dramma che si sta consumando all’interno della famiglia reale e che fa del suo meglio per contenerne il calo di popolarità, consapevole del fatto che una corona debole non lo avrebbe aiutato nell’azione di cambiamento che aveva intrapreso;
  • i tentativi del Primo ministro di far rientrare immediatamente i reali a Londra, che rappresentano un esempio di come possa essere impostata la comunicazione di un collaboratore verso un capo che non sembra essere consapevole di ciò che sta accadendo e che è piuttosto restio ad accogliere un feedback;
  • le difficoltà della regina a comprendere la gravità della situazione e districarsi fra il desiderio di proteggere i nipoti, il dolore per la morte della “rivale”, e lo sbigottimento verso un’opinione pubblica che sembra, sorprendentemente, criticarla;
  • la resistenza al cambiamento da parte di chi detiene il potere, che tende a comportarsi come se tutto intorno a sé sia immutabile.

Interessante? Buona visione allora!

Cast

Helen Mirren, Michael Sheen, James Cromwell, Sylvia Syms, Alex Jennings, Helen McCrory, Roger Allam, Tim McMullan, Douglas Reith, Earl Cameron

 

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