Una istruttiva, e brutale, applicazione del dilemma del prigioniero

Regia di Curtis Hunson - 1997 - Usa - 135 min.

L.A. Confidential

20 Gennaio 2011 | di Arduino Mancini Giallo e Thriller - Stratagemmi - Teoria dei giochi

Non conosci il dilemma del prigioniero? Questo film mi aiuterà a presentartelo: ma prima lascia che ti dica due parole sulla trama.

La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di James Ellroy, e come il libro è ispirata al Natale di sangue (Bloody Christmas), il pestaggio di sette uomini da parte di funzionari del Los Angeles Police Department il 25 dicembre 1951; un pestaggio che costò ossa rotte o organi spappolati a cinque latinoamericani e due bianchi. A seguito di una indagine seguita alle pressioni da parte della comunità messicano-americana furono incriminati per aggressione otto agenti di polizia, mentre alcune decine furono trasferiti e/o sospesi.

Il film è ambientato a Los Angeles, agli inizi degli anni Cinquanta; in città domina il desiderio di divertirsi e fare affari, al quale contribuisce il prorompente affermarsi della TV.

Tre poliziotti, l’ambizioso Ed Exley, il simpatico Jack Vincennes, l’ingenuo Bud White, cercano in modi diversi di fare carriera e di ottenere un successo personale.

Jack organizza arresti spettacolari di personaggi del mondo dello spettacolo per conto di Sid Hudgens, direttore del giornale scandalistico “Zitti Zitti”.

Ed, poliziotto incorruttibile che crede che chi sbaglia debba pagare, denuncia gli eccessi di violenza di alcuni colleghi durante la notte di Natale, ottenendo una promozione.

Bud, si trova di fronte alla morte del suo collega appena mandato in prepensionamento e inizia una serrata indagine che alla fine fa luce sulle trame criminali che legano i malviventi alle forze dell’ordine.

A fare da tramite, c’è anche Lynn, una ragazza che assomiglia a Veronica Lake e che appartiene ad una scuderia di sosia di attrici diretta da Pierce Patchett, proprietario di un locale con prostitute d’alto borgo, droga e “tutto ciò che desideri”.

Proseguendo nelle indagini il cerchio si stringe e Bud ed Ed si trovano di fronte a una inaspettata verità…

Qui sotto trovi alcune scene del film.

 

 

Come guardare il film

Dalla prima enunciazione del dilemma del prigioniero (Tucker, 1951).

“La polizia arresta due criminali con l’accusa di aver commesso un grave reato. Non vi sono prove per incriminarli: tutto quello che la polizia può provare è una guida per eccesso di velocità. Il pubblico ministero desidera chiudere il caso in fretta, quindi fa la stessa proposta ai due prigionieri, che ha alloggiato in celle separate.

Se confesserai il crimine denunciando il tuo complice, aiutandoci a risolvere il caso, ti lasceremo libero e archivieremo la questione dell’eccesso di velocità. In questo caso, il tuo complice rimarrà in prigione per dieci anni e il caso sarà chiuso. Questa offerta è valida solo se il tuo complice non confessa. Se anch’egli confessa, allora la tua confessione non avrà grande valore, poiché avremmo scoperto la verità anche senza il tuo aiuto. In tal caso, ognuno di voi rimarrà in carcere per cinque anni. Se nessuno di voi confessa non riusciremo ad incriminarvi, ma adotteremo sanzioni riguardo all’eccesso di velocità ed entrambi sarete condannati a un anno di reclusione. Infine, devo informarti che una identica offerta è stata fatta al tuo complice. Attendo una risposta per domani alle 10: pensaci, alle 11 potresti essere libero.”

Il dilemma del prigioniero rappresenta una delle situazioni di conflitto emblematiche riconducibili alla teoria dei giochi. In alcuni contesti situazioni similari sono generate appositamente al fine di spezzare le alleanze fra complici di reati più o meno gravi. L’utilizzo di tattiche similari nella fase di indagine può essere pericoloso, specie se si agisce nella presunzione di colpevolezza.

Il film ce ne offre un esempio limpido e brutale nell’interrogatorio di due ragazzi latinoamericani: un esempio di come la presunzione di colpevolezza possa trasformarsi in tragedia.

Un caso, purtroppo, tutt’altro che raro.

Il Cast

Kim Basinger, James Cromwell, Russell Crowe, Danny De Vito, Guy Pearce, Kevin Spacey, David Strathairn, Graham Beckel, Paul Guilfoyle, Ron Rifkin

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