Un film che coniuga il desiderio di prestazione e il sapore della famiglia

Regia di Matteo Rovere – 2016 - Italia - 119 min

Veloce come il vento

 

“Veloce come il vento” (Italian Race il titolo internazionale) è un film liberamente ispirato alla vita del pilota di rally Carlo Capone, campione europeo nel 1984 su una macchina non ufficiale, e al racconto delle sue vicende fatto da Antonio Dentini, prestigioso meccanico al quale, unitamente a Capone, il regista ha dedicato il film.

Il film è ambientato nella Motor Valley emiliano-romagnola, che si estende per tutta la regione ma che ha il suo cuore pulsante da Maranello a Faenza.

Qui, per le persone, i motori sono più di una religione.

Ho trovato su YouTube video di gare di quegli anni, alle quali aveva partecipato Capone: guardarle ti aiuterà a comprendere l’atmosfera del film.

Ora veniamo alla storia.

In Romagna vive Giulia De Martino, una ragazza di diciassette anni che partecipa al campionato italiano GT con un imperativo: vincere. Già, il secondo posto non è un’opzione perché suo padre, volendo partecipare al campionato e non avendo trovato sponsor, ha pensato bene di ipotecare la casa.

Ma l’uomo non potrà coronare il sogno di vedere sua figlia sul gradino più altro del podio perché alla seconda gara di campionato muore di infarto a bordo pista.

Giulia è smarrita: dopo essere stati abbandonati dalla madre, lei e il fratellino Nico hanno perso anche il padre e, poiché entrambi minorenni, rischiano l’affidamento.

Ma al funerale, del tutto inatteso, compare Loris, fratello di Giulia e un tempo pilota rally di successo; ora l’uomo è dedito agli stupefacenti e vive in una roulotte insieme alla sua compagna. I tre fratelli non si vedono da 10 anni e Loris chiede di tornare a vivere nella sua casa con Annarella, la sua compagna; dopo varie discussioni e asprezze di ogni tipo Giulia e Nico accettano, ma solo perché rifiutare significherebbe essere affidati ai servizi sociali, separarsi e rinunciare al sogno del loro papà: vincere il campionato.

Ben presto a Giulia e a Tonino, il meccanico che ormai rappresenta tutta la sua squadra, si unisce anche Loris: prima come aiutante poi addirittura come coach della giovane pilota.

Riuscirà Giulia a vincere il campionato? Questo lo scoprirai al cinema: ora guarda il trailer e alcuni altri contenuti, poi ti dirò quali sono gli aspetti del film che ho trovato interessanti.

Come guardare il film

Una pellicola che si fa divorare, con un Accorsi bravo come mai prima e tutto un cast che lo segue in vetta per farci vivere due ore intense e autentiche: sì, autentiche, perché tutte le scene che coinvolgono le auto sono state girate dal vero e quello che ne salta fuori è un film di azione che niente ha da invidiare ai prodotti americani dello stesso tipo.

Interessante il personalissimo stile con il quale Loris guida la giovanissima sorella, sottoponendola ad allenamenti intensi e impiegando il feedback senza preoccuparsi più di tanto di salvaguardarne l’autostima.

Giulia, tuttavia, ha la capacità di guardare oltre le ruvidezze e sa cogliere quanto di buono il fratello le sa offrire, progredendo gara dopo gara; da osservare che Loris non si preoccupa solo di spiegare a Giulia i comportamenti da tenere e le azioni da intraprendere, ma agisce facendo in modo che la ragazza possa sperimentare direttamente, al di fuori della pista, situazioni simili a quelle che affronterà in gara.

Infine la vicenda umana; il film ci presenta la storia di una famiglia che si ritrova e che si dimostra capace di riconoscere gli errori, di trovare nuovi equilibri, di rischiare anche la vita pur di raccogliere i pezzi e ricomporli in un tutto: con affetto e vicinanza.

Bellissimo.

Il cast

Stefano Accorsi, Matilda De Angelis, Paolo Graziosi, Roberta Mattei, Lorenzo Gioielli, Cristina Spina, Giulio Pugnaghi

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