t post

Grazie, sono a posto

Mi è accaduto, sia da manager sia da consulente, di occuparmi di selezione. Di personale di vendita soprattutto, ma ho esperienza anche nella selezione di persone da destinare ad altri ruoli.

Quali sono gli errori che ho visto compiere dai candidati con una certa frequenza? Molti li potete leggere sugli innumerevoli libri che potete incontrare in libreria, altri invece sono originali e non troppo conosciuti: state a sentire.

  • Masticare la cicca. Se proprio non puoi farne evitarlo mastica a bocca chiusa.
  • Guardati il sito Internet della società per la quale vuoi lavorare prima dell’intervista. Perché ci trovi utili informazioni? Certo, ma questo lo sanno tutti. La vera ragione sta nel fatto che dire che lo hai trovato interessante ti darà un vantaggio verso l’80% degli altri candidati: i quali lo avranno allegramente ignorato.
  • Recati al colloquio senza accompagnatori. Fidanzate/i, mariti/mogli, mamme, amici non depongono a tuo favore. Perché? Mi rifiuto di rispondere. Se il familiare ti ha fatto solo da autista fallo aspettare a debita distanza.
  • Se il posto al quale aspiri ti serve solo per guadagnare un po’ di soldi in attesa di tempi migliori cerca di non confessarlo. Quindi se l’intervistatore di domanda “mi spiega perché scrive che le piacerebbe occuparsi di allestimento vetrine mentre noi facciamo grafica pubblicitaria?” cerca di inventarti qualcosa di convincente. O rivedi il cv prima di inviarlo, che è meglio.
  • Se il posto è per un venditore e ti domandano “cosa fai dopo che il tuo capo ti ha assegnato un portafoglio di 10 clienti?” l’ultima cosa da fare è rispondere “prendo su il telefono e mi presento”. Perché? Perché se davvero ti comporti in questo modo e riesci a farti assumere stai comunque lavorando per l’azienda sbagliata.
  • Se prima del colloquio di selezione ti offrono un caffè o un qualunque genere di conforto accettalo.

Perché anche se sei di quelli che prima di una prova ne curano la preparazione per evitare di incorrere  in un qualunque inconveniente “fisiologico” ti suggerisco di non rispondere mai “grazie, sono a posto”.

Vediamone le ragioni. Il “grazie, sono a posto” ha alcuni effetti:

  • respinge un gesto gentile;
  • irrigidire chi conduce l’intervista;
  • ostacola la creazione del giusto clima, facendoti subito partire in salita;
  • ti priva di un genere di conforto che potrebbe venire utile se l’intervista dura più del previsto;
  • dicono che porti male, e l’elevata percentuale di colloqui che finiscono male dopo essere partiti con “grazie, sono a posto” sembrerebbe avvalorarlo. Ma da persone razionali non possiamo certo credere alle superstizioni.

Insomma, meglio non correre rischi e accettare la cortese offerta.

In fondo, un posto varrà pure un bicchier d’acqua. No?

(No Ratings Yet)
Loading...
Commenti
nicola 23 Febbraio 2011 0:00

seguo molto questa bellissima vetrina del sapere . tutto quello che trattate mi interessa e ne traggo spunti interessanti per la mia attività dirigenziale.

Elena 23 Febbraio 2011 0:00

Un grazie speciale ad Arduino, che consiglia sempre con il cuore e talvolta anche di pancia (utilissimo)….
La vita e’ in netto miglioramento…..novita’ ottime in arrivo. Elena

    AM 24 Febbraio 2011 0:00

    Grazie dell’apprezzamento.
    Coraggio.
    Arduino

Alessandra 2 Agosto 2012 0:00

Ciao Arduino,
non mi è ben chiaro il quinto punto che presenti. Potresti illuminarmi con maggiori dettagli?
Grazie

AM 2 Agosto 2012 0:00

Ottima domanda Alessandra.
Un venditore che conosce il suo mestiere non fa NIENTE prima di aver raccolto informazioni sufficienti a far sì che il primo contatto sia poco rischioso o addirittura abbia successo.
Immagina, per esempio, che ci sia una contestazione in atto e nessuno lo abbia informato: immagini?
Se l’azienda assume un venditore che ha questo comportamento a sua volta non sa cosa significhi vendere.
Ti convince?
Grazie della domanda Alessandra, ti sono davvero grato!
A presto leggerti, Arduino

Alessandra 2 Agosto 2012 0:00

Ottimo consiglio!
Non solo per il colloquio, ma anche e sopratutto per la corretta gestione del proprio lavoro.
Grazie.

Caterina 25 Marzo 2014 0:00

Bell’articolo 🙂
Mi ha fatto venire in mente quando facevo recruitment in Inghilterra e i candidati chiedevano un bel te bollente o caffè lungo e farsi 2 o 3 piani di equilibrismo con tazza bollente!
Un bicchier d’acqua è sì la risposta giusta!

AM 28 Marzo 2014 0:00

Interessante Caterina.
Perché il bicchier d’acqua meglio del caffè?
Grazie e a presto leggerti.
Arduino

Lascia ora il tuo commento (* obbligatorio)

Nome *
E-mail *
Sito Web
Commento *