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Lo strano legame fra la Nivea e lo psichiatra Vittorino Andreoli

8 Maggio 2012 | di Arduino Mancini Pubblicità e marketing
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Cerchi una prova del fatto che la comunicazione pubblicitaria si basa puntualmente sulle ricerche riguardanti i trend di vita e di consumo?

Probabilmente ne sei già convinto e allora puoi fare a meno di proseguire.

Ma se hai dei dubbi potresti trovare questo breve articolo molto utile.

Ho assistito recentemente alla presentazione dell’ultimo libro di Vittorino Andreoli: L’uomo di superficie il titolo.

L’autore sostiene che, negli ultimi decenni, abbiamo finito per concentrarsi su un qui e ora puramente corporei, uccidendo tutti gli dei e facendo assurgere la bellezza a unica nostra religione: diventando più fragili e timorosi verso il futuro, perdendo di vista la sostanza delle cose per fermarci solo alla loro superficie.

L’aitante giovane nello spot sta per andare a casa a dormire (“giornataccia domani…”) ma amici e amiche tentano di trattenerlo.

Poiché egli vacilla, per dissuaderlo dall’insano proposito intervengono nell’ordine:

  • due uomini corpulenti (immagino buttafuori di un locale);
  • una hostess e uno stewart nel corridoio di un aereo (non ho capito che c’entrano…);
  • un uomo (forse lui stesso?) a cavallo di uno struzzo nella Savana (di notte?);
  • una giovane e presumibilmente arrendevole fanciulla (qui il messaggio è più chiaro e ci sono arrivato. Credo…);
  • altri due uomini corpulenti, che questa volta fanno una gara di braccio di ferro (…? bah…);
  • e per chiudere il mitico Rino Gattuso il quale, in procinto di cominciare una partita di calcio (on demand…), gli urla come tutti gli altri…

NOOOOOOOOO….!

A questo punto l’inarrivabile claim:

Non accorciare le tue notti!

Prova il gel Nivea for men skin energy Q10. Una ricarica di energia che sveglia la pelle all’istante.

Per un aspetto fresco e riposato: quello che gli uomini vogliono.

E le cose stanno proprio così: l’importante è svegliare la pelle, non la testa.

È questo che gli uomini vogliono.

Le notti possono essere accorciate a piacere, perché quando siamo al lavoro l’importante non è la sostanza di quello facciamo ma la superficie che esponiamo al pubblico.

Insomma, purché tu abbia un aspetto decente puoi anche permetterti di dormire in piedi.

Miracoli di una crema per il viso, che diventa lo strumento per la realizzazione di sé dell’uomo di superficie di Vittorino Andreoli.

Come trovi quest’analisi?

Ti convince oppure hai una visione diversa?

PS: non mi occupo di pubblicità televisiva da molto tempo ma ricordo che si girava lo spot solo se il copy “non teneva” su carta. Che le abitudini siano cambiate?

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Commenti
daniela 8 Maggio 2012 0:00

Sei un mito, Arduino, concordo pienamente!!!
Sarà per questo che non guardo più la TV? E mi interrogo quando ai miei figli piace guardare la pubblicità… che la guardino come noi le comiche, ai nostri tempi?
Un abbraccio e un “in bocca al lupo” per Torino!
Daniela

AM 9 Maggio 2012 0:00

Grazie Daniela, e spero proprio che a Torino vada tutto bene!

La possibilità che i ragazzi guardino la pubblicità come noi le comiche ai nostri tempi è piuttosto concreta.

L’esposizione di un adolescente a questo genere di comunicazione è, a mio avviso, fortemente negativa: il percorso che porta alla risata per come l’abbiamo concepita tu ed io è lungo e se i ragazzi ridono non è perché lo spot è intrinsecamente ridicolo.

Infatti, per comprenderne l’essenza, ho dovuto trascriverlo.

Questo post ha dietro di sé un’analisi che, per me, non è stata per niente elementare ed è rimasto in “cucina” per circa una settimana: certe comunicazioni sono di complessa interpretazione anche per uno che, come me, non può definirsi un novizio.

Tuttavia appare evidente che i modelli sono perlopiù negativi e che il tasto battuto è sempre meno la soddisfazione di bisogni e sempre più una comunicazione orientata a sfruttare stili di vita che essa stessa ha contribuito a generare.

Rimango dell’idea dell’opportunità di limitare l’esposizione di tutti e specie degli adolescenti a questi messaggi.

Un’azione possibile potrebbe essere quella di proporti le comiche che non facevano ridere in loro vece.

Che te ne pare?

Grazie del commento e presto leggerti,

Arduino

Alessandra 9 Maggio 2012 0:00

Concordo pienamente con l’analisi. Anche io nel vedere la pubblicità mi sono subito domandata se oltre a svegliare la pelle svegliasse anche il cervello!
La pubblicità la reputo poco attrattiva: ben descrittiva dell’ “uomo di superficie”, ma poco adattabile alla realtà.

Claudia 10 Maggio 2012 0:00

Buonasera;
lettura dversa :
uomo, non puoi andartene , tutti noi abbiamo bisogno di te , sei il “clou” della serata ..
-amici
-potenziali adoratrici future (non sono con gli amici )
-sveglia del cartone animato di felix ( anni 30)
-lui stesso il mattino dopo ,
-protagonista del medesimo cartone ( non e’ felix) allucinato e sfigatissimo.
i due signori di colore nn so perche ma mi sembrano mafiosi , sara’ il gessato e la mano nascosta nella giacca ..
-un altro po di situazioni assurde per sottolineare ancora che tutto il mondo non vuole che lui vada a casa , perfino Gattuso …
lui prende la decisione di restare.
Il mattino ha veramente la faccia macinata , poi una volta data la crema ( lo pettina pure quella crema vha ! )
lo spot:
quello che gli uomini vogliono …
Io percepisco che in realta quello che gli uomini vogliono …
e’ essere ricercati e desiderati.
Poi una cosa che mi ha dato un po fastidio e’ l’ultima inquadratura .
Autocompiacimento puro … quasi femminile.
….il messaggio della pelle sveglia lo ascolto ma non mi “resta” .

AM 10 Maggio 2012 0:00

@Alessandra. Non capisco cosa intendi quando dici “la reputo poco attrattiva: ben descrittiva dell’ “uomo di superficie”, ma poco adattabile alla realtà. Sento che intendi qualcosa di interessante che non colgo. Help!…

@Claudia. Mi rimangio l’invito ad aprire un blog: così non corriamo il rischio di vedere diminuita la tua attenzione!

beppe 15 Maggio 2012 0:00

ciao Arduino,
io con alle spalle una vita da quasi bello e piacione, indipendentemente dalla nottata, insieme ad un tipo che fa del pop goliardico Portoghese, siamo già andati oltre alla fobia dell’apparire !
Recentemente è uscito un pezzo che si chiama ” e’ seixta feira “( è Venerdì ), credo un tormentone Portoghese, dove il ritornello che contraddistingue il testo, è una accusa pesante alla propria madre !
Mamma perchè mi hai fatto così bello ? Dovevi invece farmi RICCO !!!
la scorsa settimana, mi sono fermato un paio di giorni in Portogallo, questa storia mi è stata ripetuta almeno 3 volte da tre persone divese, non penso ci fossero riferimenti personali, forse un effetto secondario della crisi che là si stà facendo sentire pesantemente…., o forse è solo la degenerazione provocata del solito tormentone musicale…
sai che ho una allergia grave rispetto i socilal net, non ho cercato quindi il pezzo su YouTube, se qualcuno degli amici Portoghesi come promesso mi gira il Link, ascolterò il pezzo e se vale il disturbo te lo invio

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