Sei vittima di stereotipi e pregiudizi? Fai un test!

Sono da sempre convinto che qualunque tentativo di superare stereotipi e pregiudizi passi dalla consapevolezza di non esserne immuni.

Se, come la grande maggioranza delle persone, pensi di non esserne vittima, rispondi ad alcune domande:

• Hai mai cambiato direzione quando, camminando di notte su un marciapiede, stavi per incrociare una persona dalla pelle scura?
• Pensi che le donne siano meno adatte degli uomini nel gestire ruoli che hanno a che fare con la scienza o la tecnologia?
• Durante un processo di selezione per ricoprire una posizione vacante, ti sei mai fatto/a influenzare dal segno zodiacale del o della candidata?
• Come reagiresti alla decisione di tuo figlio, o di tua figlia, di sposare una persona di religione musulmana?

È possibile che queste domande ti abbiano messo un po’ a disagio, e confesso che anch’io non trovo così semplice rispondere; in ogni caso, sappi che fra poco potrai sostenere un test che ti aiuterà a conoscerti meglio.

Ma prima di introdurti al test voglio entrare meglio nel significato di stereotipo e pregiudizio e mettere a fuoco i due concetti e la relazione che li lega, per niente immediata.

Che cos’è uno stereotipo?

• Il termine deriva dal greco stereòs (solido) e typos (tipo) e trae il suo significato dal termine stereotipia, che indica sia un metodo di stampa di fine ‘700 sia la tendenza di una persona a ripetere la sequenza invariata e costante di uno o più comportamenti (stereotipie motorie, di comunicazione, nei giochi, negli interessi, e così via);
• Lo stereotipo è un’opinione precostituita (positiva, negativa o neutra), generalizzata e spesso semplicistica, che attribuisce caratteristiche specifiche a persone e/o a tutti i membri di un gruppo, basandosi su idee preconcette; insomma, ce ne serviamo per semplificare la realtà, categorizzare le persone e ridurre la complessità;
• Lo stereotipo genera un atteggiamento convenzionale, che non si basa sulla valutazione di singole situazioni, ma si ripete meccanicamente, senza cercare il sostegno dei fatti. Di fatto, ce ne serviamo per orientare i comportamenti in condizioni di incertezza;
• Le cameriere sono pettegole, i genovesi sono tirchi, i coreani sono tutti geni in matematica, la sfortuna ci vede benissimo, sono esempi di stereotipo.

Che cos’è un pregiudizio?

• Niente più di un giudizio che precede l’analisi e/o l’esperienza diretta, emesso in presenza di dati insufficienti, e formulato sulla base di presupposizioni generali e convinzioni personali;
• Il pregiudizio non è basato sulla conoscenza diretta dei fatti, delle persone, delle cose, e condiziona fortemente il comportamento, spesso inducendo all’errore;
• È solitamente negativo e basato su un atteggiamento emotivo piuttosto che sulla ragione;
• Provare un senso di diffidenza o antipatia verso una persona solo perché appartenente a un determinato gruppo etnico è un esempio di pregiudizio.

Quale relazione esiste fra stereotipi e pregiudizi?

• Lo stereotipo rappresenta la componente cognitiva, cosa pensiamo, mentre il pregiudizio sostanzia la componente emotiva, cosa proviamo;
• Lo stereotipo è una credenza o un’idea che generalizza e semplifica, mentre il pregiudizio dà corpo emotivo, solitamente negativo, a quello stereotipo;
• Stereotipi e pregiudizi sono entrambi figli della generalizzazione, che nasce dalla pigrizia del nostro cervello, dalla limitatezza delle informazioni a nostra disposizione e dalla scarsità di tempo da dedicare all’analisi delle situazioni; generalizziamo quando siamo preda delle emozioni e non abbiamo tempo, voglia e interesse per approfondire.
• “I giovani sono sfaticati” (stereotipo) → “Non assumo giovani perché sono sfaticati” (pregiudizio)
• “Le donne che vestono succintamente vogliono provocare gli uomini” (stereotipo) → “Se le donne evitassero di vestirsi in modo provocante ci sarebbero meno casi di violenza sessuale” (pregiudizio).

Quali sono le conseguenze di stereotipi e pregiudizi?

• Nelle forme peggiori stereotipi e pregiudizi portano alla discriminazione, che può ha conseguenze sociali ed economiche enormi; essa comporta la tendenza a distinguere e trattare differentemente le persone sulla base di gruppi o categorie di appartenenza;
• Sono frequenti forme di discriminazione il razzismo, il sessismo, l’antisemitismo, l’omofobia, la transfobia, la grassofobia e l’abilismo: pratiche e leggi discriminatorie resistono ancora oggi in molti paesi ed istituzioni in ogni parte del mondo;
• Oltre all’impatto sociale, la discriminazione può avere un impatto molto importante sulla gestione delle organizzazioni e sui loro obiettivi. Ecco alcuni esempi:
  • Discriminare le donne per posizioni di leadership e/o ad alto contenuto tecnologico perché inadatte;
  • Condizionare, limitandola, la carriera di persone che esprimono preferenze sessuali “non convenzionali”;
  • Rinunciare fin dal processo di selezione al contributo di un/a candidato/a molto preparata perché presenta sovrappeso o addirittura obesità.

Il test che ti propongo

L’Implicit Association Test (IAT) è un test psicologico che misura l’associazione automatica tra concetti diversi attraverso la misurazione dei tempi di reazione: in questo modo il test fornisce un’indicazione di quanto i nostri comportamenti siano condizionati da pregiudizi e stereotipi.

Project Implicit è un’organizzazione senza scopo di lucro basata sulla collaborazione internazionale di ricercatori interessati alla cognizione sociale implicita: il test che ti appresti a sostenere, in modo assolutamente gratuito, viene impiegato in psicologia, neuromarketing e in contesti legali.

Il test consiste in diverse prove, della durata di circa 15 minuti ciascuna, durante le quali potrai valutare il tuo atteggiamento verso temi quali il colore della pelle, l’orientamento sessuale, la razza, l’obesità, il rapporto fra genere e scienza, l’età (e molti altri nella versione in inglese).

Puoi sostenere il test sia in italiano sia in inglese: se hai sufficiente dimestichezza con quest’ultima, ti suggerisco di procedere direttamente nella versione originale, altrimenti segui pure la versione italiana.

Ecco i collegamenti al test:

• Versione inglese https://implicit.harvard.edu/implicit/selectatest.html
• Versione italiana https://app-prod-03.implicit.harvard.edu/implicit/italy/static/selectatest.html

Adesso non ti resta che cimentarti, con alcune raccomandazioni:

• rispondi alle domande rapidamente;
• rispondi alle domande con piena sincerità;
• non preoccuparti di fornire LA risposta corretta, perché alla fine del test potresti avere di te un’idea diversa da quella reale.

Perché

il miglior modo di superare stereotipi e pregiudizi
è sapere di non esserne immune!

Buon test!

Poi fammi sapere come è andata!