Qual è il segreto del successo? È solo questione di talento o entrano in gioco altri fattori?

Malcolm Gladwell, trad. di E. Valdré - Oscar Mondadori - 2010 - 245 pagg

Fuoriclasse. Storia naturale del successo

2 Maggio 2011 | di Arduino Mancini Malcolm Gladwell - Tu e il lavoro

In un’epoca in cui la ricchezza, l’affermazione sociale e la conquista della celebrità sembrano diventate il nostro principale scopo di vita, è capitato a tutti di porsi alcune domande.

Qual è il segreto del successo? È davvero solo questione di talento individuale e di tenacia nel perseguire gli obiettivi, oppure entrano in gioco altri, imprevedibili fattori? E che cosa differenzia realmente la personalità di colui che eccelle da quella della maggioranza dei suoi simili?

La risposta di Malcolm Gladwell fa vacillare una delle convinzioni più radicate nella società contemporanea, cioè il mito del self-made man, dell’uomo che sa imporsi unicamente grazie alle proprie virtù e alle proprie forze.

E vi riesce osservando con attenzione particolare i «fuoriclasse», le persone giunte all’apice del successo, dai campioni dello sport ai geni della scienza, dai virtuosi della musica agli uomini d’affari multimilionari; analizzando le loro doti individuali e i momenti decisivi delle loro straordinarie carriere, ma anche e soprattutto i dettagli in apparenza insignificanti delle loro biografie, come le origini etniche, la composizione della famiglia, l’anno e persino il mese di nascita.

I risultati sono sconcertanti: il talento e la determinazione, per quanto indispensabili, non assicurano il successo, ma devono essere accompagnati da altri elementi e circostanze, spesso bizzarri e quasi sempre sottovalutati.

Apprendiamo così che gli asiatici sono assi in matematica ma mediocri piloti d’aereo; che quasi tutti i più grandi giocatori di sport di squadra sono nati nei primi mesi dell’anno; che i Beatles hanno sfondato anche perché, pur di suonare, hanno accettato di farlo per otto ore di fila persino in un locale di striptease; che John D. Rockefeller è diventato arci-miliardario perché è nato nel posto giusto al momento giusto; e che Bill Gates ha potuto rivoluzionare l’informatica perché da ragazzino ha beneficiato di una serie incredibile di fortunate coincidenze.

Questo, sostiene Gladwell, non deve indurre un atteggiamento di rassegnato fatalismo, bensì imporre all’attenzione della società la presenza e il ruolo di tali fattori «supplementari», per poter in futuro fornire a tutti pari opportunità di crescita e realizzazione personale, accettando e favorendo lo sviluppo delle peculiari qualità di ogni individuo, nazionalità e cultura.

Ecco alcuni interventi di Malcolm Gladwell per presentare il libro.

 

 

INDICE

Introduzione
Il mistero di Roseto

Parte prima
OPPORTUNITÀ

I L’effetto Matteo
II La regola delle diecimila ore
III Il problema del genio (parte prima)
IV Il problema del genio (parte seconda)
V Le tre lezioni di Joe Flom

Parte seconda
RETAGGIO

VI Harlan, Kentucky
VII La teoria etnica dei disastri aerei
VII Risaie e test matematici
IX Il patto di Marita

Epilogo
Una storia giamaicana
Note
Ringraziamenti
Indice dei nomi

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