Una via di saggezza pratica ispirata alla concretezza del vivere

Michel de Montaigne - a cura di C. Lamparelli - Oscar Mandadori - 2006 - 145 pagg

Il benessere fisico e spirituale

2 Gennaio 2011 | di Arduino Mancini Felicità e saggezza - Filosofia

La salute del corpo e dell’anima: un delicato equilibrio tra le esigenze fisiche e spirituali, risultato di un corretto atteggiamento mentale e di abitudini quotidiane adeguate.

Una via di saggezza pratica ispirata alla concretezza del vivere nei brani dei celebri saggi del grande pensatore cinquecentesco, alla ricerca di una vita sana e serena in un’epoca di grandi sconvolgimenti.

Una miniera di spunti per liberarci dai dubbi, dalle paure, dalle sofferenze e dagli affanni dell’esistenza, e vivere a lungo nel pieno godimento delle facoltà fisiche e mentali.

Introduzione di Claudio Lamparelli

Tra le grandi figure del secolo XVI in Francia, Montaigne, vero e proprio uomo del Rinascimento, nutrito di cultura latina, di ottima condizione sociale, fornito di una biblioteca personale, quando si ritira nella torre circolare del suo castello nel 1570 e si mette a scrivere i Saggi (Essais), sembra avere semplicemente l’intenzione di raccogliere un certo numero di sentenze di autori latini; ma poi, a poco a poco, con il procedere degli anni e delle stesure, a quella primitiva intenzione si aggiunge l’idea di approfondire la conoscenza di sé e di elaborare delle meditazioni filosofiche, sulla scia delle antiche tradizioni dello stoicismo, dello scetticismo e dell’epicureismo.

In realtà, la caratteristica dell’opera, continuamente ripresa e rielaborata fino al 1588, sarà proprio questo intreccio di riferimenti classici, motivi autobiografici e riflessioni speculative.

Da una parte Montaigne dichiara di volersi confessare mettendosi «tutto intero a nudo», e di essere lui stesso la materia del suo libro, ma dall’altra riflette sulla scena del mondo e disquisisce, seppure in modo disorganico, su innumerevoli argomenti: la vita, la morte, le passioni, la religione, i vari costumi moderni e antichi, la medicina, l’amore, l’amicizia, la politica, il senso dell’universo, la morale e naturalmente la salute.

Perché la salute? Perché gli sembra essere – alla fine e all’inizio di tutte le sue meditazioni – il bene più importante.
Testimone dei grandi rivolgimenti del suo secolo – quali la fine di un intero sistema di conoscenze scientifiche e filosofiche, il superamento della visione geocentrica, la scoperta del continente americano, le guerre di religione tra cattolici e ugonotti, lo sconvolgimento dell’orizzonte culturale, le innovazioni mediche, Montaigne si rende conto che nulla è definitivo e che l’uomo deve imparare a vivere in una condizione di perenne cambiamento, condizionato da fattori geografici, culturali, storici e psicologici su cui ha ben poco controllo.

Da qui nascono il suo scetticismo e la critica all’ottimismo della razionalità stoica, e da qui scaturisce la sua scelta di ancorare la conoscenza non a principi astratti ma alla concretezza del vivere, alla dimensione interiore e individuale, al “retrobottega”, che è da una parte il nostro rifugio, il nostro “io” più autentico, la fonte di ogni valore e dall’altra il nostro tribunale.

Nell’incertezza dei rapporti umani, nella contraddittorietà delle ideologie, delle leggi, delle consuetudini e delle opinioni, e nella fragilità della condizione umana, a che cosa ancorarsi se non a una buona salute? Tuttavia questa salute non è un semplice benessere fisico, ma un complesso gioco di equilibri tra esigenze corporee ed esigenze psicologiche, in cui svolgono un’importante funzione, oltre agli antichi insegnamenti pagani, la saggezza concreta, pratica, “egoistica” dell’individuo.

Per essere in buona salute bisogna essere saggi, ma essere saggi significa sviluppare appieno la propria individualità, anche contrapponendosi alle tesi dogmatiche, agli impegni sociali e alle convenzioni.

Contano sì le idee, i valori e i principi, ma solo se verificati dall’esperienza di ciascuno, che resta la pietra di paragone.
Ecco perché nell’opera di Montaigne troviamo, oltre al ritratto straordinariamente vitale di un uomo e di un’epoca, innumerevoli spunti su come liberare l’uomo dai dubbi, dalle paure e dagli infiniti affanni dell’esistenza, temi eterni che possono contribuire alle meditazioni degli uomini di ogni epoca e indicare una via di saggezza.

La lingua dei Saggi, coniata in parte sul latino classico e in parte sul francese di Rabelais, non è certo facile, piena com’è di citazioni, di giochi di parole, di forme sintattiche peculiari, di una punteggiatura molto personale e di qualche oscurità, ma non si può negare che abbia una propria musicalità, una vivacità, una naturale simpatia e un’ironia che sono state ben rese dalla traduzione in italiano di Virginio Enrico, da noi aggiornata e resa il più chiara possibile.

Per facilitare la lettura, abbiamo scelto brani che sviluppino per quanto possibile un singolo argomento, abbiamo inserito brevi titoli che inquadrino il tema e abbiamo tradotto le citazioni latine.

Rimandiamo i lettori più interessati ad ampliare la lettura di questa grande opera che ha ispirato scrittori e pensatori di tutti tempi all’edizione completa dei Saggi pubblicata da Mondadori nel 1986.

 

INDICE

Introduzione
Nota biografica

IL BENESSERE FISICO E SPIRITUALE

II bene più prezioso
Natura e medicina
L’ignoranza dei medici
Errori medici
Cervello e stomaco
I pareri dei medici
Ai bagni
Mali immaginari
Sovrabbondanza di salute
Necessità del corpo ed eroismo
Pronti a sloggiare
Ragione e salute
Benessere e malessere
Una salute perfetta
Esigenze naturali
Membri indocili
Corpo e anima
Il piacere della salute
Liberarsi dai mali
Sofferenze del corpo e sofferenze dell’anima
Mali ereditari
L’odio per la medicina
Apparenza e passioni
Vizi privati e pubbliche virtù
Inclinazioni naturali
Peccati e pentimenti
Le metamorfosi dell’età
Il saggio e la morte
La forza dell’anima
Sull’ozio
Il viaggio della vita
Godere della salute
Congedarsi
La morte in viaggio
La varietà dei costumi
Sulla moderazione
Autoritratto
Falsità e menzogna
La memoria
Confessione
La saldezza dell’anima
Il trascorrere del tempo
La morte e la vita
Le persone sane
Le variazioni psicofisiche
Per vivere bene
Possedere se stessi

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Commenti
AM 30 Agosto 2016 0:00

Ciao Victor,
in questo blog sono accettati commenti che contribuiscano alla discussione, non quelli pubblicitari.
Per questa ragione, dopo aver approvato il post, lo cancellerò.
Grazie e a presto leggerti,
Arduino

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