I terroristi più fortunati del mondo e tutto ciò che è stato fatto per favorirli

Alessandro Orsini - Rizzoli - 2016 - 261 pagg

Isis

7 Novembre 2016 | di Arduino Mancini Diversità - Politica

Ecco un libro che, con un linguaggio semplice e diretto, può aiutarci a capire gli elementi essenziali di temi che sono o sono diventati cruciali nel nostro vivere quotidiano: e che purtroppo lo saranno a lungo. Alessandro Orsini, l’autore, è un sociologo che ci aiuta a trovare risposta ad alcune domande:

  • Come ragiona un terrorista?
  • Perché una persona decide di diventare un terrorista?
  • Qual è il percorso che porta a una scelta tanto radicale?
  • Perché alcune nazioni sono costantemente nel mirino del terrorismo e altre sembrano esserne immuni?
  • Perché l’ISIS (autoproclamato stato islamico in territori siriani e iracheni) è riuscita a diventare una minaccia per tutti i paesi occidentali?
  • Perché la Russia e i paesi occidentali, pur potendo contare su risorse economiche e militari notevolmente più cospicue di quelle di cui dispone l’ISIS, non decidono di sbarazzarsene?
  • Perché l’ISIS ha prevalso su Al Qaeda, l’organizzazione fondata da Osama Bin Laden che nel 2001 ha realizzato l’attentato alle torri gemelle di New York, come “marchio” capace di attirare le organizzazioni terroristiche minori e aspiranti terroristi?

Avvalendosi di una prosa essenziale, l’autore ci mostra come sia stato lo stesso occidente, prigioniero di un gioco strategico per il controllo politico, militare ed economico del Medio Oriente, a fare le fortune dell’ISIS, che ha potuto prosperare e crescere grazie al fatto nessuno degli stati che ha interessi in Medio Oriente può permettersi un’azione risolutiva senza un accordo sull’assetto politico futuro degli stati interessati, prima fra tutti la Siria.

La parte più interessante del libro è la seconda (vedi di seguito l’indice del libro), nella quale Orsini ripercorre le vicende di molte delle persone che hanno avuto un ruolo centrale negli attentati recenti (a partire dall’attentato di Londra nel 2005 a quello di Nizza del 2016), per identificare le fasi che accomunano la vita di giovani che hanno deciso di abbracciare la causa del terrorismo e definire il modello DRIA:

  1. Disintegrazione dell’identità sociale;
  2. Ricostruzione dell’identità sociale;
  3. Integrazione in una setta rivoluzionaria;
  4. Alienazione del mondo circostante.

Attraverso il modello DRIA l’autore sostiene che la marginalità sociale, cioè la condizione socio-psicologica che ci fa sentire ai margini della società e impedirci di dare un significato all’esistenza, possa colpire anche persone di elevato stato sociale e sia la causa principale della decisione di diventare terroristi.

Per finire, credo sia importante citare la tesi di Alessandro Orsini secondo la quale il tipo di educazione cui l’ISIS e le altre organizzazioni terroristiche fanno oggetto i giovani sia di tipo “binario”, che consente cioè di ridurre la complessità della realtà a due sole categorie: il Bene e il Male. Anche per questo, credo che dovremmo impegnarci in un tipo di educazione fondata sul pensiero critico, che permetta di cogliere e comprendere le diverse facce delle situazioni, anche quelle che non condividiamo, e di impiegarle per ridurre quella marginalità sociale che tanto contribuisce al prosperare del terrorismo.

Di seguito alcuni video dell’autore, poi l’indice del libro.

 

 

INDICE

Parte prima – Il Contesto

1. Lo scenario globale

Qual è la forza reale dell’Isis?
I Piccoli Otto
I quattordici del Medio Oriente
Una fortuna dell’Isis
Una rete complessa di rivalità
Le persone “normali” e le grandi potenze
E Israele?
“Se inciampi, ti sbrano”
I soldi dell’Isis

2. Entrare nella mente dei terroristi

Si possono prevedere gli attentati terroristici?
L’esempio del Canada
Se non costruiscono la loro società, vengono a distruggere la nostra
L’Italia e l’incognita della Libia
Quella maledetta regolarità
Al-Qaeda e Isis: otto differenze
Le strategie americane contro l’Isis
I critici di Obama e i suoi sostenitori
Quanto durerà l’Isis?

3. Educazione jihadista

L’ascesa di al-Zarqawi
La morte di al-Zarqawi e l’ascesa di al-Baghdadi
Nella mente dei capi dell’Isis
La mentalità a codice binario
L’organizzazione della società jihadista

Parte seconda – Il modello DRIA

4. Come si diventa jihadisti

La prima tappa verso la morte jihadista
Marginalità sociale ed emarginazione sociale
L’inizio del viaggio jihadista
La disintegrazione dell’identità sociale
La ricostruzione dell’identità sociale
L’integrazione in una setta rivoluzionaria
L’alienazione dal mondo circostante
Terroristi si diventa
Un caso italiano
La testimonianza in TV di un ex jihadista
La comunità immaginata
Il caso di una donna jihadista
Gli autori della strage nella sede di “Charlie Hebdo”
I fratelli Kouachi
Gli attentatori della metropolitana di Londra
Mohammed Merah: dal tentato suicidio alla conversione jihadista
Storia di un terrorista “cresciuto in casa”

Conclusioni

L’Islam violento e quello moderato

Ringraziamenti

L’indice dei nomi

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