Una storia che apre una finestra sulla cultura cinese - Con un'intervista esclusiva a Melissa Fu

Melissa Fu, traduttrice Barbara Ronca - Casa Editrice Nord - 2022 - 400 pagine

Nella terra dei peschi in fiore

5 Agosto 2023 | di Monica Zhuang Diversità - Donne e uomini - Storie di donne

Nella terra dei peschi in fiore (ndt: titolo originale: Peach Blossom Spring, in cinese: 桃花源) è una favola scritta da Tao Yuanming nel 421 e narra la storia di un pescatore che per caso scopre un luogo idilliaco dove le persone vivono una esistenza perfetta in armonia con la natura, inconsapevoli per secoli del mondo al di fuori del loro paradiso. Il pescatore viene accolto molto calorosamente dagli ospitali abitanti del villaggio e tuttavia non riesce a decidere se rimanere o ritornare nel suo mondo.

Melissa Fu scoprì l’esistenza di questa novella durante la stesura del suo romanzo di esordio e fu estremamente sorpresa di quanto fossero simili i personaggi del suo libro con quelli della favola:

  • quando pensi di aver trovato il luogo ideale, cosa lascerai dietro di te?
  • Dove andrai?
  • Anche se hai la possibilità di vivere in paradiso, ti mancherà il caos?

Il risultato è Nella terra dei peschi in fiore e Fu ha incluso questa favola nella sua storia. Ho avuto il piacere di parlare con Fu e questo articolo include anche l’intervista.

Nella terra dei peschi in fiore narra l’incredibile storia di più generazioni nel corso di vari decenni, dalla Cina del periodo precedente alla Seconda Guerra Mondiale fino all’America post-guerra fredda, e racconta una storia di perdita, speranza e appartenenza estremamente commovente e ben tratteggiata in tutte le sue sfaccettature. Attraverso le vicende dei membri di una famiglia e la ricerca di un luogo da chiamare casa, Nella terra dei peschi in fiore rappresenta una finestra sulla storia della Cina moderna.

Prima di immergerci nel libro, ecco una breve introduzione di Fu al suo romanzo.

 

 

Cosa possiamo imparare da questo libro?

Ecco alcuni aspetti molto interessanti che vale la pena di citare.

Il ruolo delle donne nel libro

Fu resta molto concentrata sulla storia quindi non parleremo in questa sede dei molti personaggi o luoghi citati nel libro. La storia è narrata da tre prospettive diverse: quella di Meilin, di suo figlio Renshu e di Lily, la figlia di Renshu. I personaggi sono ben delineati, compreso quelli di secondo piano come Rachel, la moglie di Renshu.

Io mi sono innamorata di Meilin, la sua gentilezza associata al suo eroismo è stupefacente. Durante la nostra conversazione, Fu ci fornisce qualche spunto su ciò che possiamo imparare dai personaggi femminili del suo libro:

  • Meilin, con la sua intelligenza vivace, la sua determinazione e ingegnosità;
  • Rachel, con la sua pazienza, fermezza e volontà nell’amare ciò che non può comprendere appieno;
  • Lily, con la sua curiosità, tenacia e caparbietà.

Cosa possiamo imparare da loro?

Forse il fatto che ci sono molti modi di amare totalmente e profondamente, e forse anche che abbiamo bisogno di persone che ci amino in modi diversi e con diversi superpoteri”.

Background culturale

Per capire al meglio questo libro, l’ideale sarebbe leggerne altri libri che parlano in modo specifico di cultura asiatica. La combinazione di contesto storico, persone coinvolte emotivamente, ricchezza di dettagli culturali (compreso il cibo, l’abbigliamento, le storie raccontate, la lingua, ecc.) è nel libro superbamente equilibrata. Lo stile di scrittura mi ha tenuta incollata per tutto il libro.

Ho adorato come Fu pone sempre l’accento sul valore della lingua e del racconto di storie. Meilin insegna a suo figlio mostrandogli il prezioso rotolo di seta e raccontandogli le fiabe in esso contenute, così come oggigiorno un genitore guida il proprio figlio nell’esplorazione del mondo attraverso le immagini di un libro. Questi racconti lasciano nei bambini dei ricordi che durano nel tempo e ai quali ricorriamo anche da adulti. C’è un momento nel libro che ho trovato particolarmente memorabile: quando Renshu si trova in un museo, molti anni più tardi, e vede un rotolo di seta come quello che ha amato da bambino.

Identità e multiculturalismo

Questo libro è la storia dettagliata di immigrati cinesi costretti a fuggire alla ricerca della loro casa e della loro identità dopo che la guerra e la rivoluzione hanno distrutto la loro patria. È qualcosa che risuona dentro di noi perché la vita di Renshu negli Stati Uniti ci fa ripensare a ciò che i nostri genitori e la loro generazione potrebbero aver affrontato.

Renshu si sente scisso tra due identità e ritiene di dover chiudere con la sua parte cinese per poter diventare un americano. Inoltre pensa di non poter condividere le sue esperienze traumatiche con la moglie e la figlia, anche se loro desiderano capire le sue origini e ciò che ha dovuto affrontare. Ritiene che per loro sia meglio non sapere, non vede il motivo per rivelare loro ciò che ha vissuto.

Consiglio di leggere questo libro a chiunque ami i romanzi storici, soprattutto a coloro che hanno interesse per la cultura cinese. Il libro è disponibile in inglese, italiano, tedesco e danese. Ora maggiori dettagli nelle parole della meravigliosa Melissa Fu.

 

Breve intervista con Melissa Fu

Questo è il Suo primo romanzo. Cosa significa questo libro per Lei?

Adoro questa domanda, grazie per avermela posta! Chissà perché nessuno me lo ha mai chiesto ed è un ottimo punto di partenza. Questo libro significa davvero tantissimo: è la realizzazione di un sogno e anche il solo sognarlo è durato anni; è una lettera d’amore e un omaggio a mio padre e alla sua vita; è lo strumento grazie al quale sono riuscita a capire così tanto di me stessa e della mia famiglia. Anche se scrivere questo libro non è stato per me il lavoro di una vita, sento che è davvero l’opera della mia vita. Ho iniziato a scriverlo a 45 anni ed è stato pubblicato quando ne avevo 49, ma non avrei potuto scriverlo un giorno prima perché prima di tutto avevo bisogno di vivere a lungo. Sono nata per scrivere questo libro.

Il Suo romanzo apre una finestra sulle tradizioni cinesi. Qual è la Sua opinione al riguardo?

Uno degli aspetti più piacevoli delle fasi di ricerca e di scrittura del libro è stato quello di conoscere più a fondo le diverse tradizioni cinesi. Grazie a mio padre e alla mia Nainai (la nonna paterna) ne conoscevo già alcune, ma solo attraverso piccoli gesti o poche parole. Mio padre, come il padre del libro, non ha mai condiviso molto della sua storia o del suo retaggio. Quindi quando ho scoperto che le sue parole o il suo comportamento facevano davvero parte di una tradizione più ampia è come se i pezzi di un puzzle fossero andati al loro posto. In un certo qual modo, realizzare che conoscevo alcune tradizioni cinesi senza in realtà esserne consapevole mi ha dato un profondo senso di appartenenza e di felicità.

Cosa pensa dei diversi ruoli giocati dalle donne in questo romanzo (Meilin, Lily e Rachel)? Cosa possiamo imparare da loro nel contesto odierno?

Un’altra fantastica domanda, grazie! A un certo punto della fase di redazione, ho descritto la storia come quella della vita di un uomo (Renshu/Henry) vista dalle tre persone più importanti della sua vita: la madre, la moglie e la figlia. Per me ognuna di queste tre donne ha una sua forza: Meilin, con la sua intelligenza vivace, determinazione e ingegnosità, Rachel, con la sua pazienza, fermezza e volontà nell’amare ciò che non può comprendere appieno e Lily, la sua curiosità, tenacia e caparbietà. Cosa possiamo imparare da loro? Forse il fatto che ci sono molti modi di amare totalmente e profondamente e forse anche che abbiamo bisogno di persone che ci amino in modi diversi e con intensità diverse.

Il multiculturalismo sta diventando un aspetto cruciale a livello globale. Quali sono le sfide del lavorare tra culture così diverse?

Questa è davvero una osservazione importante. Sono sempre contenta quando qualcuno parla degli aspetti multiculturali del libro. Parlando in senso lato, si potrebbe dire che è la storia di una famiglia cinese. Ma attraverso la diaspora cinese, non solo ci sono molte culture, ma anche sottoculture e livelli diversi di esperienze e sfumature. Per me, lavorare e giocare tra le culture è il modo più gioioso ed efficace di promuovere la comprensione reciproca e promuovere la comprensione tra le persone, soprattutto se abitano uno stesso luogo ma arrivano da luoghi diversi, è il dono più grande che la scrittura e le storie possano fare.

Parlando invece di sfide, esiste la sfida costante del “farlo nel modo giusto”. Non sono sicura che ci sia un unico modo per rappresentare correttamente una determinata cultura, ma sicuramente ci sono modi poco efficaci. Ogni creativo deve prendere delle decisioni difficili a questo riguardo. Io inizio con il rispetto: per le culture, per i personaggi, per le situazioni. Fisso uno standard personale: fare quante più ricerche possibili e poi vado avanti con l’intenzione di descrivere una persona o una comunità con la complessità e la pienezza della vita reale. Non sono sicura di centrare sempre l’obiettivo (chi ci riesce?) ma faccio del mio meglio.

Quali sono i tre libri che consiglierebbe?

Solo tre? Oh, è un compito difficile! Mi vengono in mente questi che mi sono piaciuti di recente:

La scheda del libro e l’intervista sono redatte da Monica Zhuang, la traduzione dall’inglese è di Gabriella Cafaro.

 

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