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E tu, denunceresti il tuo complice?

19 Marzo 2008 | di Arduino Mancini Conflitto e teoria dei giochi

 

“La polizia arresta due criminali con l’accusa di aver commesso un grave reato. Non vi sono prove per incriminarli: tutto quello che la polizia può provare è una guida per eccesso di velocità.

Il pubblico ministero desidera chiudere il caso in fretta, quindi fa la stessa proposta ai due prigionieri, che ha alloggiato in celle separate.

” Se confesserai il crimine denunciando il tuo complice, aiutandoci a risolvere il caso, ti lasceremo libero e archivieremo la questione dell’eccesso di velocità. In questo caso, il tuo complice rimarrà in prigione per 10 anni e il caso sarà chiuso.

Questa offerta è valida solo se il tuo complice non confessa. Se anch‘egli confessa, allora la tua confessione non avrà grande valore, poiché avremmo scoperto la verità anche senza il tuo aiuto.

In tal caso, ognuno di voi rimarrà in carcere per 5 anni. Se nessuno di voi confessa non riusciremo ad incriminarvi, ma adotteremo sanzioni riguardo all’eccesso di velocità ed entrambi sarete condannati a un 1 anno di reclusione.

Infine, devo informarti che una identica offerta è stata fatta al tuo complice. Attendo una risposta per domani alle 10: pensaci, alle 11 potresti essere libero.”

I due criminali non sono legati da vincoli particolari.

Come si comporterà il prigioniero? Confesserà o non confesserà? Tu denunceresti il tuo complice?

Questa breve storia rappresenta la prima enunciazione del dilemma del prigioniero (Tucker, 1951), la situazione di conflitto più utilizzata per identificare la teoria dei giochi, scienza matematica che analizza situazioni di conflitto e ne ricerca soluzioni competitive tramite modelli.

Perché vi propongo il dilemma del prigioniero? Perché ho verificato in aula che rappresenta un utile esercizio per proiettarci nella sfera dell’interdipendenza, essenziale nei processi negoziali.

L’immagine che vi propongo è tratta dal film L.A. Confidential.

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Commenti
giancarlo losciale 15 Settembre 2011 0:00

ciao bello! è un problema di logica a tutto campo dove esiste una soluzione che avvantaggia tutti…solo che sono talmente pigro che non mi va di trovarla. Dai…dammi la soluzione…

AM 15 Settembre 2011 0:00

Caro Giancarlo,
tu da decisore razionale, denuceresti il tuo complice, perché è la scelta che più ti conviene. E poiché è la decisione che individualmente conviene a entrambi, entrambi si beccheranno 5 anni: un caso eclatante di come la migliore decisione individuale diventi, infine, la peggiore nel complesso.
A presto leggerti,
Arduino

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