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Natasha al bivio che noi uomini non incroceremo mai

Un figlio in grembo e l’occasione della vita: che fare?

Questo probabilmente il dilemma che si è trovata ad affrontare Natasha Kaplinsky, giornalista tra le più note in UK anche per la vicenda che l’ha vista protagonista. La storia ha sfiorato il tormentone, per cui arriverò subito al sodo.

Fino pochi mesi fa Natasha lavorava per la BBC presentando il tg delle 18:00. Una conduzione di successo in una fascia non certo fra le più felici.

Channel Five le ha poi offerto un contratto da un milione di sterline all’anno per assicurarsi le sue prestazioni professionali: Natasha è così diventata l’anchorwoman più pagata di oltremanica.

Uno sforzo non indifferente per il canale britannico, ma la giornalista ha ripagato l’investimento: al suo esordio su Channel Five ha catalizzato l’attenzione di un milione di spettatori, il 43% in più della media.

Non male per un Tg pomeridiano. Ma dopo solo sei settimane, a sorpresa, la Kaplinsky ha annunciato di essere incinta di tre mesi, assicurando che sarebbe tornata in video a settembre.

La schiera dei censori, specie maschile, si è levata indignata sui blog: avrebbe o no dovuto Natasha confessare il suo stato al momento della firma?

Per l’austero Times, ad esempio, non vi sono dubbi: l’attacco è stato molto duro, anche se i sostenitori della giornalista non hanno fatto riposare la tastiera.

Reazione misurata di Channel Five, che ha continuato ad incrementare share con il crescere del baccano mediatico: i dirigenti hanno augurato alla collega ogni bene e un pronto ritorno in video.

Chi ha guadagnato da questa vicenda?

La Kaplinsky ovviamente: dal contratto da un milione di sterline e dalla pubblicità indotta dalla vicenda.

E Channel Five, che se avesse ragioni di lamentela si guarderebbe bene dal renderle pubbliche: la giornalista ha già dimostrato di essere un eccellente acquisto.

Ma allora perché tanto baccano?

Ai signori si sesso maschile che hanno levato alte le loro voci censorie dico che prima di esprimere un parere tanto netto dovremmo sapere quello che si prova ad avere fra le mani il contratto della vita e un figlio in grembo.

Un bivio al quale noi uomini non ci troveremo mai.

Auguri Natasha!

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