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Il PD e i porcospini di Schopenauer

18 Luglio 2008 | di Arduino Mancini Politica, politici, politicanti

Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno, dall’altro. Quando poi il bisogno
di riscaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro ma­lanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappre­sentava per loro la migliore posizione.”

I porcospini di Schopenhauer (“Paragoni, parabole e favole”, ed. Boringhieri 1963) mi riportano alla memoria il rapporto fra i componenti coalizioni e alleanze, politiche e non.

D’attualità il fatto che i DS mettono all’asta il proprio patrimonio: 2400 immobili, una vasta collezione di dipinti fra i quali spiccano opere di Guttuso.

Il ricavato servirà a ripianare i debiti: ciò che rimane confluirà in un numero imprecisato di fondazioni regionali.

Non nelle casse del PD quindi: il matrimonio fra DS e Margherita sembra essere in regime di separazione di beni.

Sapranno i due partiti prendere esempio dai porcospini di Schopenhauer?

Sapranno trovare il giusto equilibrio?

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