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Chi è più intelligente guadagna di più?

8 Settembre 2008 | di Arduino Mancini Retribuzioni

Una ricerca pubblicata nel 2007 da Jay Zagorsky, professore alla Ohio State University, condotta correlando lo stato patrimoniale e finanziario di 7.403 cittadini Usa con il loro quoziente d’intelligenza (QI), porta ad alcuni interessanti risultati:

  1. esiste un forte legame tra quoziente d’intelligenza (QI) e reddito: una persona con QI medio (100) guadagna tra 6.000 e 18.500 $ all’anno meno e di una persona in possesso di un QI superiore (uguale a o maggiore di 130, raggiunto solo dal 2% del campione)
  2. non esiste alcun legame fra QI e ricchezza (non serve essere geni per diventare ricchi).

Ma come può accadere che le persone con un QI più alto guadagnino di più senza essere più ricche?

Prima di tutto perché, secondo Zagorsky, sono meno interessate al risparmio: con qualche eccesso, sembrerebbe.

Infatti, la percentuale d’insolvenza (chiusura del credito bancario per mancato pagamento dei debiti) va dal 7,7% delle persone con QI pari a 75 a un massimo di 12,1% per quelle con QI pari a 90. La percentuale scende al 5,4% per chi ha QI pari a 115 per superare il 6% per le persone con QI superiore a 125!

Le persone finanziariamente più attente sono quelle con QI appena superiore alla media: risparmiano regolarmente, seguono i conti attentamente e non fanno investimenti rischiosi.

Studi come quello di Zagorsky partono da dati parziali per cercare di arrivare a conclusioni di carattere generale. Un test d’intelligenza non ha mai valore assoluto: un risultato elevato non assicura un livello d’intelligenza in assoluto superiore.

A quali conclusioni conduce tutto ciò? Ecco le mie. Personalissime.

  1. Gli Americani hanno una considerazione dell’esercito: Il test impiegato da Zagorsky è lo stesso utilizzato dal Pentagono per l’arruolamento dei militari. Come pensate che sarebbe accolto in Italia lo stesso studio condotto impiegando un test già utilizzato dall’Arma dei Carabinieri? Vuoi mettere il Pentagono?
  2. È bene che direttori amministrativi e finanziari non siano troppo intelligenti.
  3. Le banche ci misureranno presto il QI prima di concederci un fido.
  4. Se siete colti da irrefrenabile desiderio di sapere se spendete troppo perché troppo intelligenti o troppo stupidi e cercate il test del pentagono, non chiedete a me: non saprei come aiutarvi.
  5. Se dopo aver letto questo post correte in libreria a comprare uno dei tanti test e scoprite di avere un QI altissimo buon per voi.
  6. Se, pur avendo un ottimo QI non siete ancora diventati ricchi, sappiate che il vostro vicino, quello che gira con la SLK e la cambia ogni anno, è probabilmente meno dotato di voi;
  7. Se invece scoprite che il vostro QI è basso non vi deprimete: di intelligenze ne esistono tante e voi avete solo acquistato il test sbagliato.

Per finire, come la mettiamo con il fatto che chi ha un QI più alto guadagna di più?

Non lo so, ma un consiglio mi sento di darvelo: invece di correre dietro ai test di QI, impiegate il vostro tempo a prepararvi a fare al meglio il vostro lavoro.

I soldi, prima o poi, arriveranno.

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