t post

Avvenenza, presenza mentale e conflitto sommerso

L’ing. Neutroni era un manager ricco di vitalità.

Iniziativa e proposte innovative, specie anticipando le domande del capo, erano il suo credo.

Inoltre a Neutroni piaceva offrire ai collaboratori la giusta esposizione verso il top management.

“Bravi loro, bravo io”, pensava. Un manager da manuale, insomma.

Ma qualcosa non quadrava. L’amministratore delegato, il dottor Svagati, tornava spesso su temi già discussi: come se dimenticasse il contenuto delle loro conversazioni.

Ciò che Neutroni riteneva risolto e archiviato per Svagati era un tema ancora da affrontare.

Un paio di mesi di attenta osservazione dei loro colloqui permise all’ing. Neutroni di redigere una casistica a suo parere verosimile del tempo medio di “permanenza mentale” del dottor Svagati.

Colloquio a due: 180 secondi.
Colloquio a tre, con collaboratore di sesso maschile: 120 secondi.
Colloquio a tre, con collaboratore di sesso femminile “ordinario”: 30 secondi.
Colloquio a tre, con collaboratore di sesso femminile “non ordinario”: 20 secondi.
Colloquio a tre, con collaboratore di sesso femminile “non ordinario” e abituata a limitare la superficie corporea coperta da indumenti: 5 secondi, oppure nessuna connessione.

L’ing. Neutroni non si scoraggiò e adottò severe contromisure:

  1. presenza dei collaboratori negli incontri con l’ad solo quando indispensabile;
  2. assunzione di colleghe solo quando a prova di tentazione;
  3. dopo aver disperatamente tentato di liberarsi di un paio di collaboratrici particolarmente avvenenti negoziò la loro permanenza in azienda in cambio di un abbigliamento particolarmente castigato.

Funzionò per un po’, ma poi Neutroni dovette arrendersi: di quel cervello non era rimasta che acqua.

Dopo aver tentato senza successo di portare a 300 i 180 secondi di presenza mentale che Svagati riusciva a elargine nei loro incontri a due, Neutroni si trovò un nuovo lavoro.

All’annuncio delle dimissioni l’ad reagì con lo sconcerto che si riserva a queste circostanze ma non fece alcun tentativo per trattenerlo.

Si narra che il dottor Svagati riuscì miracolosamente a recuperare le sue facoltà qualche giorno dopo l’uscita di Neutroni …

(No Ratings Yet)
Loading...
Commenti
Elisa 2 Dicembre 2008 0:00

Cosa se ne può dedurre da questo racconto?
a) le donne per essere ascoltate dovrebbero essere preferibilmente brutte o poco avvenenti

b) non sempre le collaboratrici sono la causa della distrazione mentale di un ad

c) non sempre la distrazione di un ad è un fatto negativo!

AM 2 Dicembre 2008 0:00

Il racconto non intende essere irrispettoso verso le donne, delle quali sono da sempre estimatore.

Esso tende piuttosto a mettere in luce talune dinamiche piuttosto ricorrenti:
• gli uomini che hanno superato i 50 tendono a vedere accresciuta la sensibilità verso il gentil sesso, e il luogo di lavoro si ha (se si occupa una certa posizione) l’opportunità di non passare inosservati. Esiste una letteratura sul tema, e credo di poterne parlare serenamente perché ho anch’io varcato i 50;
• le donne “che piacciono” (la bellezza è sempre e comunque cosa soggettiva) fanno più fatica di altre a vedere affermate le proprie competenze e capacità, anche se (apparentemente in contraddizione) è più facile in genere per loro avere opportunità rpfessionali;
• la distrazione di un ad è cosa che compete all’ad stesso: si può essere sensibili al fascino femminile e rimanere mentalmente presenti: se non ce la fa peggio per lui;
• spesso, come il nostro Neutroni, tendiamo a concentrare l’attenzione su alcuni comportamenti (la distrazione dell’ad) per trascurare indizi di intenzioni diverse (nel nostro caso il desiderio dell’ad di liberarsi di lui).

La storia, inventata, è ispirata a una situazione reale.

Per concludere, temo di dover affermare con energia che la distrazione di un ad è sempre negativa: consapevolezza di ciò che accade, a se stesso e agli altri, è forse la prima caratteristica di un leader.

Ciao Elisa, e grazie per il tuo commento.

AM

Lascia ora il tuo commento (* obbligatorio)

Nome *
E-mail *
Sito Web
Commento *