E’ in parte vero.
Diciamo che nel mondo molte ‘cose’ (invenzioni, mezzi tecnici, scoperte scientifiche, ecc.) si aggiungono all’esistente in tempi che, misurati con il metro della vita umana, sono molto brevi.
Dico ‘si aggiungono’ perché il loro apporto è assolutamente marginale nei confronti di un ‘sistema umano’ che cambia pochissimo, eccezion fatta per la quantità.
Infatti se dovessimo fare un paragone fra gli esseri umani di oggi e quelli dei tempi di Pericle (2500 anni fa), ci accorgeremmo solo di due grandi differenze:
– siamo molti di più;
– ci muoviamo più velocemente da un posto ad un altro.
Invito chiunque a fare la propria lista di cambiamenti significativi e a trattarla criticamente, rendendosi conto che:
Invece si potrebbe redigere una lista di cose ‘importanti’ che non sono mai cambiate. Vedasi ad esempio:
Si potrebbe continuare all’infinito e dimostrare che non siamo più poeti di Omero, più artisti di Fidia, più democratici di Aristotele, più figl’androcchia di Ulisse e così via.
Una questione per tutte: un Tebano mediamente istruito avrebbe saputo dare un nome a tutte le costellazioni nel cielo e avrebbe riconosciuto gli alberi che lo circondavano dalle loro foglie.
Quanti di noi lo sanno fare?
Enrico Longo
Leggi tutto l’ettalogo del cambiamento.