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Le tavole della legge del direttore del personale

Nono comandamento - Non criticare l'organizzazione

24 Settembre 2009 | di Arduino Mancini (S)management delle Risorse Umane

Post aggiornato il 24 marzo 2020

 

Questo è il nono dei 10 comandamenti del Direttore del Personale.

Dimmi un po’ Palmiro, perché insisti a partecipare ai capannelli davanti alla macchinetta del caffè?

Vi hanno sentito, te e tuoi amici. E mi hanno riferito.

Lamentele sullo stipendio, sul contratto che non vogliamo rinnovare, sui trasferimenti non concordati…

Non hai capito ancora che non ti conviene sputare nel piatto dove mangi?

Fai come me: non criticare l’organizzazione. Mai.

Neanche quando ti succedono cose come quelle che sono successe a me. Quali?

E va bene, se insisti te lo dico, ma tieni tutto per te.

Ieri è venuto da me il nuovo Amministratore Delegato.

Era serio, mi si è seduto davanti e ha accavallato le gambe. Brutto segno, ho pensato.

Caro Aristide,

hai fatto un lavoro splendido in questi anni.

La tua esperienza ci è stata molto utile: cassa integrazione, tagli di personale, costo del lavoro contenuto, niente formazione…

È anche grazie a te che siamo qui. Ma tu ora sei stanco e le sfide che ci attendono richiedono energie nuove.

Abbiamo deciso di assumere un giovane Direttore del Personale.

A lui chiederemo di impostare un piano per sviluppare le competenze strategiche e favorire la crescita del personale dall’interno: il gruppo sta per uscire dalle secche e abbiamo bisogno di persone preparate.

Tu comunque non preoccuparti, sapremo ricompensarti come meriti.

Ma che significa? Che vuol dire «competenze strategiche»?

Favorire la crescita dall’interno? Persone preparate?

Ma se fino a ieri mi hanno chiesto di prendere le persone per il collo, licenziare, spostare la gente da un posto all’altro.

Adesso vuole far crescere gli utili, e senza tagliare i costi. Con i venditori che ci troviamo… Lo vedo male, lo vedo.

E anche per me è dura, sai Palmiro? Che faccio adesso? Come mi riciclo, che ho più di 50 anni? Ebbene sì, sono nei guai, per la prima volta nella mia vita.

Ma io, nonostante tutto, non parlo male dell’azienda: non voglio guai peggiori.

Magari il Capo faceva tanto per dire, magari quello nuovo rinuncia; oppure interviene la proprietà, in fondo ho lavorato bene in questi anni.

Io non sputo nel piatto dove mangio, lo sanno bene.

E tu Palmiro, prendi esempio: non criticare l’organizzazione.

 

Trovi questo post e le tavole della legge del direttore del personale anche nel libro Palmiro e lo (s)management delle Risorse Umane – Tattiche di sopravvivenza aziendale.

 

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