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Le domande non poste sulla H1N1

6 Novembre 2009 | di Arduino Mancini Domande, Ascolto, Comunicazione (in)efficace


Mercoledì sera ho seguito la trasmissione “Porta a porta” per capire lo stato dell’arte circa il virus che genera la H1N1, influenza di massa altrimenti identificata come febbre suina.

Alla trasmissione partecipavano tutte le parti in causa, incluso il Ministero della Salute con il Vice Ministro Fazio e mamme di spettacolo.

Vi spiego quello che ho capito: i dati che riporto di seguito sono quelli resi noti dal Ministero:

  1. La H1N1 non è un’influenza stagionale.
  2. Il Ministero ha previsto la vaccinazione per 8 milioni di persone, categorie a rischio fra le quali sono assenti i bambini.
  3. La H1N1 ha caratteristiche 20 volte più blande della stagionale: finora si è riscontrato un solo caso di morte di persona non affetta da gravi patologie.
  4. Nella scorsa stagione invernale, diciamo da ottobre 2008 a marzo 2009, le persone decedute in Italia per cause riconducibili all’influenza stagionale sono state più di 8000. Facendo due conti, fra le 30 e le 40 persone al giorno. Per dare un’idea del numero, nel 2008 sono decedute 4700 persone a causa di incidenti stradali.
  5. Oltre alla H1N1, dobbiamo attenderci anche la stagionale. I morti, quindi, non saranno solo quelli da H1N1.

Alcune domande sorgono spontanee.

  • Se è vero che la H1N1 va estirpata all’origine, perché vaccinare solo i soggetti a rischio? I soggetti non a rischio potrebbero diventare a loro volta portatori e compromettere la salute delle persone a rischio.
  • Perché gli organi di informazione tacciono le morti da influenza stagionale?
  • Cosa sappiamo degli 8000 morti da influenza della scorsa stagione? Soggetti a rischio? Perché, se soggetti a rischio, non ne è stata predisposta la vaccinazione coatta?
  • Quanti, secondo il Ministero, saranno i morti per influenza stagionale nel 2009?
  • Non credete che esista ogni anno un’emergenza che si chiama influenza stagionale?

Si direbbe che 8000 morti per influenza stagionale abbiano un fascino giornalistico nettamente inferiore a quello di una trentina di morti da H1N1, la quale evoca probabilmente le grandi epidemie di massa del passato.

Quanti morti da influenza ordinaria fanno un morto da H1N1, in termini di comunicazione?

PS: forse non tutti sanno che a Malpensa permangono i manifesti riguardanti l’influenza aviaria. Dimenticanza o nostalgia per lo stato di allerta?

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Commenti
Anonymous 9 Novembre 2009 0:00

Quante domande senza risposta su questo nuovo vaccino per influenza A/H1N1!!! Come mai nelle ditte che lo producono il vaccino è sconsigliato? E come mai in Svizzera è addirittura sconsigliato soprattutto per bambini e donne in gravidanza? Forse perchè non è stato del tutto sperimentato? Forse perchè contiene tracce di mercurio che è sostanza cancerogena? E come mai i giornali non dicono tutte queste cose? Forse gli interessi economici in gioco sono troppo importanti…

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