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Vivere da malati per morire sani!

29 Marzo 2010 | di Arduino Mancini Costruisci la tua resilienza - Storie Storielle Storiacce

La Pasqua, si sa, è una delle occasioni per esagerare a tavola, luogo che mi vede da sempre sensibile e motivato protagonista.

Oggi ho deciso, per farvi i miei auguri, di raccontarvi una storia.

C’erano una volta due fratelli che affrontavano la vita, e la tavola, in modo profondamente diverso.

Amintore conduceva una vita fatta di palestra, passeggiate all’aria aperta e una dieta equilibrata (i dolci unico, raro, peccato).

Giosuè invece non era mai venuto a conoscenza dell’esistenza delle palestre e le passeggiate all’aria aperta erano quelle alle quali la moglie lo obbligava per motivi “di servizio”.

Quanto alla tavola, Giosuè ne apprezzava da sempre le virtù e per abitudine non opponeva alcuna resistenza a nuove (e vecchie … ) esperienze.

Un giorno, a tavola per festeggiare il compleanno di Amintore, Giosuè offrì all’amato fratello l’ennesimo bicchiere di vino.

Amintore, ormai satollo e sull’orlo di una sbronza, rispose all’offerta con un timido “no grazie”.

Giosuè, seccato, apostrofò il fratello minore:

” Tu vivi una vita da malato per morire sano”!

Da che parte state voi? Con Amintore o con Giosuè?

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Commenti
marco 30 Marzo 2010 0:00

Io stò con Giosuè.
Quando il Signore mi chiamerà voglio essere ben "usurato" e non nuovo come appena uscito dal concessionario 😉

Seba 31 Marzo 2010 0:00

Ci vuole rigore. Scegliersi un paio di vizi da soddisfare ma essere intransigenti sul resto è la mia filosofia 🙂

Francesca 5 Aprile 2012 0:00

Con Giosué… sarà che ho appena passato due ore al tel con un naturopata vegano 😉
DOVREMMO RICORDARCI PIU’ SPESSO DI VIVERE SANI

Maurino 11 Aprile 2012 0:00

Con Amintore!
Specificando però che l’affermazione è falsissima!
Siamo quattro fratelli, due maschi e due femmine.
Io e una mia sorella siamo vegani-crudisti. (solo frutta e verdura crude) Vicino ai 60 io, mai una medicina, mai dal dottore, sentirsi bene, dormire bene, sempre pieni di energia..
Gli altri due fratelli che “si godono la vita” sono obesi, diabetici, ipertesi, spesso dolori di stomaco, stitichezza,…
Mi spegate come si fa a dire che questi adoratori di braciole, formaggi, fritture, vino, dolci e caffè…si possono definire con “un vivere sano” ?

AM 15 Aprile 2012 0:00

Caro Maurino,

ovviamente la vignetta affronta scherzosamente il tema della dieta e della salute. Essa riporta peraltro, una scena alla quale ho effettivamente assistito in famiglia.

Tu hai ragione da vendere nella sostanza: devi anche riconoscere che ci sono persone che vivono con malessere le rinunce, a volte troppe, che fanno per garantirsi una vita equilibrata.

Un malessere che non sembra sfiorarti minimamente, e di questo non posso essere che felice per te.

Per quanto mi riguarda credo che la moderazione, in tutte le direzioni, sia la linea da seguire: e quando la rinuncia non significa sofferenza prolungata.

Grazie per il commento è presto a leggerti.

Arduino

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