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Se sei così bravo, perché vai in giro con una Punto?

29 Giugno 2010 | di Arduino Mancini Consulenti, maneggiare con cura


Questa la domanda che mi fu posta da un Cliente diversi anni fa, agli inizi della mia attività di consulente.

Avevo da poco cominciato a lavorare per loro, direi con soddisfazione reciproca.

Quando scoprirono che mi recavo presso la loro sede con una Fiat Punto notai una certa perplessità farsi strada sulle loro facce.

Un giorno i dubbi presero forma nella domanda:” Se sei così bravo, perché vai in giro con una Punto?

La domanda, in realtà, non era generata da conformismo delle apparenze. Né rivolta alla sicurezza dei miei mai troppo lunghi viaggi in auto: la preoccupazione era interamente rivolta ai loro interessi.

La domanda che avrebbero voluto rivolgermi sarebbe stata, infatti, diversa. E del tutto fondata, direi.

” Se non sei abbastanza bravo da fare i soldi per te, perché mai dovresti essere in grado di aiutare noi a farne?”

Qualche giorno più tardi la mia Punto fu coinvolta in un brutto incidente, dal quale io uscii fortunatamente illeso e lei irrimediabilmente distrutta.

L’auto che acquistai, una Volvo V70, li rassicurò.

PS: sono passati più di 6 anni e la mia auto, al tempo acquistata usata, è sempre la stessa. Per favore, non ditelo ai miei Clienti …

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Commenti
Anonymous 30 Giugno 2010 0:00

credo sia giunta l'ora anche di cambiare la tua volvo…ma non per gli anni trascorsi…piuttosto per il colore…diciamo che forse basterebbe farla riverniciare…il problema degli interni rimarrebbe…ma almeno da lontano…una cosa seria la dico: correlazione non è causalità, altrimenti invece di investire in formazione, coaching etc…basterebbe dare auto più grandi ai commerciali per farli vendere di più…vedo già un parco auto fatto di Lamborgini…che spettacolo, speriamo che qualcuno onon prenda sul serio questo post…il rischio c'è…
Best regard
ILO

AM 2 Luglio 2010 0:00

Caro ILO,

Il vantaggio della formazione è che costa meno di un parco di Lamborghini.

Almeno in questo i controller aiutano …

A presto leggerti,

Arduino

Anonymous 1 Ottobre 2010 0:00

L'abito non fa di certo il monaco (per fortuna).
Questo non e' solo un pensiero comune .. ma anche una di quelle cose che il percorso della vita ti porta a conoscere quando relazioni con tante e difficili personalita'.

Cesare Cioni 10 Settembre 2014 0:00

Il punto è he l’automobile ha una doppia valenza.
Se la vedi come uno status-symbol, un’estensione della personalità, l’auto grande e potente è segno di successo, ricchezza. E per molti è così (del resto, è ccosì cche ce le vendono: quanti spota parlano davvero delle caratteristiche della vettura?)
Se invece la vedi come un utensile per andare dal punto A al punto B (è il mio caso) la Punto va benissimo. Anzi, io diffiderei di un consulente che ha una macchina troppo di lusso, sproporzionata (ed è questo il punto) alle reali esigenze: se lo pago per insegnarmi a raggiungere efficienza ed efficacia, mi aspetto che faccia lo stesso nelle sue scelte.
Come disse una volta un mio cliente, “io mi aspetto che i miei fornitori siano in buona salute, ma non grassi, Se vedo del grasso, lo taglio”. Rude, ma dritto al punto.

(personalmente ho una Seat Ibiza ST: scelta esclusivamente in base a criteri razionali: faccio poca strada, siamo in cinque, mi serviva una maccchina piccola con un baule grande, di gran serie per trovare facilmente i ricambi, con un buon rapporto qualità/prezzo. E come le vetture precedenti, la terrò finchè i costi di manutenzione non saranno eccessivi).

AM 10 Settembre 2014 0:00

… uomo saggio… 🙂

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