Ho ricevuto in posta elettronica la mail di una persona alla quale è stato offerto un lavoro di traduzione editoriale con un compenso pari a € 4,5 per cartella, equivalente a circa € 5 per ora di lavoro. Lorde, naturalmente.
La traduzione editoriale (ma direi la traduzione in genere), richiede professionisti preparati e di consolidata esperienza, per i quali il compenso offerto è semplicemente improponibile.
Le possibilità sono due.
Cercherò sciogliere il dilemma scrivendo all’editore: vi terrò informati.
Questo annuncio vuole essere l’occasione per esprimere la mia solidarietà a tutti quei professionisti che resistono alle pressioni di un mercato “rinsecchito” dalla difficile congiuntura economica, a diminuire i compensi oltre la soglia di dignità.
Di seguito pubblico, in corsivo, l’annuncio dell’Editore.
Siamo alla ricerca di traduttori/traduttrici in telelavoro,
appassionati di formazione, per la traduzione dall’italiano in lingua
straniera (inglese, spagnolo, francese, tedesco, cinese) di alcuni ebook.
Leggi i requisiti e scopri se sei il candidato che cerchiamo. E se non sei interessato, inoltra questa email a qualche amico/a che ritieni possa cercare questo lavoro.
Profilo
Traduttori/traduttrici
Competenze richieste
Lunga esperienza di *traduzione*
Passione per la *formazione e la manualistica*
Gradita ma non indispensabile
Attitudini Caratteriali
Sede Lavoro
Telelavoro
Disponibilità
Immediata
Durata Lavoro
Per sempre
Compenso
2 euro/pagina + iva (pari a circa 4,50 euro/cartella + iva, cartella da 2.000 battute, spazi inclusi)
Non ho parole.
Non ho parole…
Non traiamo conclusioni affrettate.
Da un rapido esame del sito ho visto che quella di traduttore di e-book è l'unica posizione per la quale si menziona un compenso.
Ho scritto loro e attendo risposta.
Vediamo cosa succede.
A presto leggerti,
Arduino
sarebbero 720 euro netti al mese (considerando 20 gg lavorativi x 8 ore).
in telelavoro.
no spese di trasporto (benzina/trasporti pubblici).
no rotture di *** (v. traffico… E/O COLLEGHI/AMBIENTE DI LAVORO "MALSANO").
un lavoro "a cottimo".
che non esiste più.
(ma tutti sappiamo che non è vero… gli è solo stata cambiata etichetta… basta chiamarlo "per obiettivi" ed il gioco è fatto.)
un lavoro che si può fare anche nel tempo "libero". per arrotondare.
quando lo stipendio non basta.
insomma… in bocca al lupo!
se ottiene qualcosa da questa battaglia, può passare anche a fare una chiacchierata al mio datore di lavoro!?
[Progettista di formazione c/o società di consulenza, laureata in psicologia, 7 anni di anzianità aziendale]
grazie.
– Banc –
Ciao Banc,
perché non ci racconti la tua storia e ne facciamo un post?
Ciao,
Arduino