Gli esami, del sangue, del leader

Ho spesso sentito parlare delle impegnative visite mediche alle quali debbono sottoporsi i piloti di linea: ho deciso di fare una piccola su Wikipedia per saperne di più.

Per diventare pilota occorrono grandi qualità:

• fisiche, per sopportare le impressionanti accelerazioni, positive e negative, cui si è sottoposti;
• di autocontrollo, per gestire l’aereo in situazioni limite;
• di determinazione, per superare i momenti difficili.

Per valutare l’idoneità al volo sono necessarie molte visite mediche ed esami:

• esami del sangue (esame emocromocitometrico, colesterolemia, ecc.)
• esame delle urine
• visita oculistica
• visita audiometrica
• visita otorinolaringoiatrica
• visita cardiologica
• elettrocardiogramma
• colloquio con psicologo.

Tutto sacrosanto, vista la responsabilità di vite umane affidata ai piloti.

Ma se condividete con me che taluni manager e i politici (specie quelli con incarichi di governo) hanno responsabilità anche superiori, per quale ragione affidiamo loro un’impresa o addirittura responsabilità di governo senza uno straccio di verifica dello stato di salute fisica, se non mentale?

Ritengo singolare che i parlamentari possano decidere se sottoporsi no a test riguardanti l’uso di sostanze stupefacenti, com’è di recente avvenuto (vedi filmato, senza indignarti troppo): un solo positivo fra i parlamentari che si sono sottoposti al test.

Secondo il sottosegretario Giovanardi “il parlamento è lo specchio del paese“, equiparando le responsabilità del comune cittadino con quelle di un parlamentare.

Lo stato di salute, in questi casi, non può essere ritenuto un fatto privato e abbiamo il diritto di sapere se le persone alle quali abbiamo affidato incarichi pubblici sono in possesso delle caratteristiche fisiche e intellettuali minime per gestire adeguatamente le responsabilità loro affidate.

Che cosa ne pensi?