Perché uno studio sulla tutela dei nomi/simboli dei partiti?
La ragione risiede nell’elevato numero di conflitti esistenti o potenziali, generati prevalentemente da un comportamento approssimativo dei partiti, che tendono ad adottare una tutela del nome/simbolo inadeguata o comunque non in grado di prevenire possibili contenziosi.
Nel panorama generale assume infatti sempre maggiore importanza la tutela del nome/simbolo di partito anche come marchio: le regole che governano la tutela del marchio in organizzazioni che hanno il profitto come obiettivo rivestono un ruolo di primo piano anche in politica.
Inoltre, è evidente l’esigenza di un’informazione di carattere tecnico/strategico professionale che aiuti il pubblico a interpretare i fatti e i comportamenti dei partiti: ci auguriamo di essere riusciti a offrire, per questo, un contributo apprezzabile.
Vediamo ora i principali risultati dello studio.
Titolari di nomi a dominio e marchi sono quasi sempre persone fisiche che occupano posizioni di rilievo nel partito: questo rafforza la posizione del titolare e indebolisce quella del partito in un ipotetico contenzioso.
La contesa fra PdL e FLI per l’uso del simbolo dopo l’uscita di Fini vede il PdL in vantaggio: secondo i documenti ufficiali, può continuare a utilizzare nome e simbolo almeno fino al suo scioglimento.
Ad oggi, il marchio “Italia dei Valori” non risulta rinnovato e la tutela del nome di partito è affidata al dominio italiadeivalori.it, riservato da Susanna Mazzoleni, consorte di Antonio Di Pietro.
Secondo le evidenze, non è del FLI, ma di GiuseppeGabriele Buffardeci il diritto all’uso del marchio “Futuro e Libertà”: Buffardeci è, infatti, titolare del dominio futuroeliberta.it (registrato prima di tutti gli altri segni identici o simili), utilizzato dall’associazione Futuro e Libertà, vicina al PdL.
Scenderà in politica Luca Cordero di Montezemolo? Se lo farà, difficilmente userà il nome Italia Futura, perché le evidenze assegnano il diritto all’uso del nome a Francesco Schillaci (titolare del dominio italiafutura.org, che rimanda al sito web del partito Italia Futura in Europa).
SEL modifica nel 2011 il dominio del proprio sito web, passando da sinistraeliberta.eu a sinistraecologialiberta.it. Questo perché il dominio sinistraeliberta.it è stato registrato dal Partito Socialista prima di tutti gli altri segni identici o simili: prove tecniche di contenzioso?
Sarà Il Polo della Nazione il nome del Terzo Polo? Probabile, perché Cesa e Bocchino hanno già depositato la domanda di registrazione come marchio.
Chi, fra DC e UDC, rinuncerà allo scudo crociato? Recenti sentenze di ultimo grado ne consentono l’uso a entrambi, ma lo spazio politico per due scudi crociati sembra essere limitato. E se l’UDC fonda Il Polo della Nazione…
Torna il Partito Comunista Italiano? È stata depositata la domanda di registrazione del nome come marchio mentre i domini partitocomunistaitaliano.it e .com sono riservati da tale ing. Luigi Rocco.
Le evidenze dell’analisi dei nomi di partito in relazione alla percezione del pubblico.
I nomi più originali sono Partito Democratico e Lega Nord, perché contengono parole non ricorrenti negli altri nomi di partito.
Esiste marcata confondibilità fra nomi di partito e acronimi: eclatante il caso di PD e PDL (i principali partiti italiani differiscono solo per una L);
Può essere “Italia” il nuovo nome del PdL, come da più parti si ipotizza? Ne dubitiamo, perché la parola Italiaricorre in molti partiti italiani e assai difficilmente, sotto il profilo tecnico, potrebbe considerarsi patrimonio esclusivo di un solo partito politico.
Per un’ampia sintesi dei contenuti e per scaricare lo studio in pdfclicca qui.
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