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Regalare buoni acquisto conviene. A chi?

20 Maggio 2011 | di Arduino Mancini Pregiudizi, Errori cognitivi, Conformismo

I buoni acquisto sono ormai diffusamente considerati una soluzione regalo eccellente: specie per le persone alle quali non sai mai cosa regalare.

Abbigliamento, elettronica, vacanze, alimentari, tempo libero sono fra le principali aree di interesse.

Ma sono davvero convenienti? E se lo sono, per chi?

Secondo Joseph T. Hallinan, autore del libro Il metodo antierrore, i buoni rappresentano un’eccellente idea soprattutto per le imprese, molto meno per i consumatori.

Negli Stati Uniti i buoni occupano il 1° posto fra i regali desiderati e due terzi dei consumatori si dichiarano intenzionati ad acquistarne.

In media, i consumatori americani possiedono, ciascuno, da 3 a 4 carte regalo inutilizzate: sparse in borsa o relegate in un cassetto.

Per le società i buoni regalo sono una manna: incasso prima del consumo!

Pensate che nel 2008 la Limited Brands, che controlla la catena di abbigliamento intimo Victoria’s Street, ha comunicato che dei profitti lordi trimestrali ben $ 47,8 milioni erano dovuti a carte regalo non utilizzate.

Caso isolato? No, perché lo stesso vale per le altre grandi catene.

E i consumatori americani?

Le stime parlano di $ 8 miliardi all’anno perduti a causa del loro mancato utilizzo.

Poiché non vedo ragioni perché le cose da noi siano così diverse, forse faremmo bene a farci una pensata.

Il caso è ripreso dal libro Il metodo antierrore.

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